Il mercato parallelo (e abusivo) dei sudamericani

Il mercato parallelo (e abusivo) dei sudamericani

Un mercato parallelo ma completamente abusivo. A due passi da quello regolare. Succede al Ticinese, in piazza XXIV maggio, all'ombra appunto del mercato coperto sulla Darsena. Scene di degrado settimanale: da qualche anno a questa parte viene allestito ogni sabato, completamente indisturbato, il ristorante «da campo» dei sudamericani. Pignatte che emanano profumi di spezie, pentole fumanti, piatti e bottiglie di plastica che passano di mano in mano, adulti, bambini, c'è chi mangia sul posto e chi opta per il «take away». Chi ha dato appuntamento al cugino, all'amica con i figli, al fidanzato, gente che va e che viene. Il mercato etnico alla Darsena è un must per la comunità sudamericana. Si balla, si canta a ritmo di musica con la complicità dell'alcol. Ma c'è anche chi esagera e che molesta i passanti. «Il mercato/ristorante etnico coinvolge ogni sabato centinaia di persone di nazionalità prevalentemente sudamericana - denuncia il consigliere comunale del Pdl Fabrizio De Pasqale - le quali provvedono a vendere prodotti alimentari e cibi cucinati sul posto, utilizzando sedie e tavolini e in qualche caso ombrelloni disposti. Tale attività comporta un continuo utilizzo dei servizi igienici del contiguo mercato comunale e una notevole produzione di rifiuti che vengono abbandonati in loco - continua De Pasquale -. Nelle ore pomeridiane in seguito ad abbondanti consumi di birra vendita illegalmente è frequente assistere a risse e molestie per i passanti». Come mai i vigili, pur presenti in zona, non sono ancora intervenuti?
«A Milano vige la regola dei due pesi e delle due misure - il ragionamento di De Pasquale - le feste di vie e i mercati come quello dell'antiquariato sono strangolati dalla tassa di occupazione del suolo pubblico e devono rispettare mille regole e in questo mercato si svolge nella piena illegalità e senza versare un euro alle casse dell'amministrazione, solo perché si tratta di una manifestazione etnica che tanto piace alla giunta arancione. Chi paga la pulizia straordinaria per le montagne di rifiuti di ogni genere che vengono abbandonati senza alcun rispetto per l'igiene e senso di civiltà?».

Per riportare la legalità De Pasquale ha presentato un'interrogazione «per chiedere agli assessori alla Sicurezza e alle attività Produttive quali provvedimenti intendano prendere per reprimere tale concentrato di illegalità».

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