«Sento la mia collega di Roma Virginia Raggi che dice che le misure per Roma Capitale sono nel programma, immagino che rispetto al reddito di cittadinanza ci siano molte aspettative al sud. Non sono preoccupato per un governo Lega-M5S ma metto le mani avanti». A qualche ora dall'insediamento dei ministri giallo-verdi il sindaco Beppe Sala batte cassa. Ieri commentando a caldo la formazione che guiderà l'Italia ribadisce che «quel che c'è da fare per me è molto semplice: rispettare il Patto per Milano» firmato nel 2016 con l'allora premier Matteo Renzi, che significa ad esempio garantire fondi per allungare la metropolitana fino a Monza (Milano aspetta la garanzia di cento milioni aggiuntivi per far partire il progetto esecutivo entro pochi mesi e i cantieri nel 2021) o per progettare il prolungamento della M1 verso Affori, garantire gli impegni per l'Human Technopole sull'ex area Expo. «Aspetto i ministri uno ad uno a Milano per fare il punto, per noi sono certamente importanti quello all'Economia e Finanze, alle Infrastrutture, ai Beni culturali. La nostra città è stata in questi anni una guida per il Paese e vuole continuare ad esserlo». E Trasporti e Infrastrutture fanno capo al grillino Danilo Toninelli che lo scorso gennaio dopo l'incidente ferroviario a Pioltello contestò Sala con un tweet, poi parzialmente corretto. «Non abbiamo un trascorso molto positivo - ammette - detto ciò credo che due persone che si occupano di infrastrutture debbano essere istituzionali quindi discutiamo e vediamo, si rispetti il Patto per Milano e in particolare il finanziamento per M5 a Monza».
Passando in rassegna i tre ministri milanesi, su Matteo Salvini al Viminale (che già ieri ha parlato di un taglio ai 5 miliardi di fondi per l'accoglienza profughi) Sala prevede che «avendo certamente problemi dal punto di vista finanziario a realizzare tutto ciò che è stato promesso suppongo che su alcuni temi che sono cari alla Lega partirà in maniera incisiva, ma vediamo cosa succede, questi sono ancora i giorni degli slogam aspetto i fatti. Io parlo e collaboro con tutti ma difendo gli interessi dei milanesi». É direttore del Naba, la Nuova accademia di belle arti di Milano, il neo ministro Alberto Bonisoli in quota 5 Stelle ma Sala in questi anni lo ha «visto rapidamente in un'occasione, non abbiamo maturato un rapporto. Gestirà un Ministero molto delicato per Milano, qui stiamo dimostrando che la cultura è fondamentale per il bene dei cittadini e anche a livello turistico, avrà visto con i suoi occhi quanto è cambiata Milano rispetto al turismo in questi anni». Conosce bene invece Marco Bussetti che da dirigente scolastico provinciale da ieri è stato «promosso» ministro all'Istruzione: «Ci siamo sentiti anche nei giorni scorsi per le tematiche milanesi, spero ci dia una mano da questo punto di vista». C'è il ministero del Sud in capo ai 5 Stelle e quello (leghista) degli Affari regionali si occuperà di Autonomia. «Il Sud va aiutato, non sono contrario, ma a condizione che ci siano piani concreti o si continuerà a pensare solo al sostegno» avverte Sala.
«Molto soddisfatto» il governatore leghista Attilio Fontana: «Ha dimostrato, fin da subito la propria attenzione per gli enti locali, mi auguro che uno dei primi provvedimenti che verranno valutati e possibilmente approvati da parte del neo governo sia relativo alla concessione dell'autonomia».
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