Microfono acceso e il consigliere bestemmia

Microfono acceso e il consigliere bestemmia

Una bestemmia nel bel mezzo di una commissione comunale, in piena campagna elettorale.

Le sedute istituzionali «in remoto» presentano inconvenienti, e questo lo si è visto negli ultimi due anni, quando hanno rimpiazzato le classiche sedute «in presenza», ma stavolta la distrazione e un certo stile a dir poco discutibile - hanno giocato davvero un brutto scherzo a un consigliere comunale di Lodi, Francesco Milanesi (foto), che in passato è stato vicepresidente del Consiglio comunale e ora si dice sia in corsa (almeno fino a oggi) per la poltrona di vicesindaco, in caso di vittoria del centrosinistra.

«Credo sia una cosa che vada oltre la vergogna - commenta il segretario cittadino della Lega Alessandro Canevari - perché al di là del fatto che pensava di avere il microfono spento, Milanesi durante una seduta di commissione, in cui per altro beneficia di un gettone di circa 50 euro, dimostra chiaramente a tutti i cittadini di non occuparsi affatto di ciò che riguarda la seduta». «Proprio il signor Milanesi che da 5 anni tra i banchi dell'opposizione porta avanti una politica fatta di pochi contenuti e tantissime attacchi personali nei confronti del sindaco Sara Casanova - prosegue Canevari - Proprio il signor Milanesi che dopo aver bestemmiato in commissione, pubblica sui suoi profili social la foto di Gesù Cristo in croce. Proprio il signor Milanesi che, nella malaugurata ipotesi in cui Furegato dovesse diventare sindaco, si candida ad esserne il vice».

«Chiediamo quindi espressamente ad Andrea Furegato - conclude - non soltanto di prendere le distanze dal comportamento di Francesco Milanesi, ma anche di prendere una posizione netta, tale per cui egli non si candidi alle prossime elezioni amministrative. Perché crediamo che per il centrosinistra, il signor Milanesi non sia certamente il miglior compagno di viaggio da portarsi appresso».

Il video della seduta è stato pubblicato dall'attuale vicesindaco, Lorenzo Maggi, e a Lodi fa molto parlare in questi giorni. «Evidentemente - commenta Maggi - le commissioni via zoom non portano bene al centrosinistra.

Dopo un consigliere che aveva perso le staffe, ora questo episodio, che significa due cose: ci sono consiglieri - che hanno cercato di dare lezioni di vario tipo - che intanto non ascoltano il dibattito, e in secondo luogo usano un linguaggio da bettola indice di una consuetudine linguistica e stilistica che, parlo da laico e liberale, non denota certo buon gusto, e anzi in quella sede rappresenta una vera e propria mancanza di rispetto».

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