Cronaca locale

Migliaia di auto abbandonate. "Ora sono rifugi e discariche"

Emergenza Zona 4: "Devono intervenire gli ausiliari". In un anno rimosse 1.339 vetture. Arriva la task force

Migliaia di auto abbandonate. "Ora sono rifugi e discariche"

La piaga delle auto abbandonate. In città ce ne sono migliaia sparse tra controviali, aiuole, parcheggi e ai bordi delle strade. Solo tra viale Mugello e piazzale Cuoco, area di pertinenza del municipio 4, se ne contano una ventina. Sono vetture rubate e abbandonate, oppure non in regola con l'assicurazione. Alcune sono vandalizzate, «spolpate» di tutti i pezzi che vengono poi riutilizzati o rivenduti, altre invece diventano rifugio di balordi, tossici o senza tetto. O usate come discariche a cielo aperto. Il risultato finale è identico: bombe di degrado.

Solo nel 2016 in tutta la città sono state rimosse 1339 auto abbandonate, contro le 2006 del 2012. Attenzione però: si considerano abbandonate le vetture che non possono più circolare perché senza ruote, finestrini o altro. Per queste la procedura prevede che dopo essere state segnalate vengano rimosse e portate in deposito. Il proprietario ha 60 giorni di tempo per ritirare l'auto, la multa è di 1600 euro. Se si ritira la vettura non si paga la contravvenzione, ma solo i giorni di deposito. In caso contrario si procede con la cancellazione della targa al Pra e la demolizione, o in certi casi, la rivendita del mezzo.

Per le auto non assicurate, che ammontano a qualche migliaia, invece, la sanzione per chi le abbandona in strada è di 594 euro se si paga entro 5 giorni, o scontata di un quarto se si rottama il veicolo entro 30 giorni.

L'anno scorso Palazzo Marino ha cambiato le regole: la rimozione delle auto abbandonate viene effettuata da società specializzate che hanno la facoltà di rivendere il veicolo recuperato o di riciclarne i pezzi di ricambio, al fine di recuperare le spese sostenute. Il servizio è a costo zero per le casse del Comune che risparmia così circa 800mila euro l'anno. Per facilitare le segnalazioni da parte dei cittadini è stato anche attivato un indirizzo mail: Pl.ufficiocentraleveicoliabbandonati@comune.milano.it. Il Comune sta anche istituendo una task force per combattere il fenomeno che ha raggiunto livelli allarmanti, soprattutto in alcune zone, come la 4.

Il presidente della commissione Sicurezza del Municipio 4 Francesco Rocca (FdI) si è dato al fai da te: con i suoi collaboratori gira per il quartiere «a caccia» delle vetture parcheggiate da mesi. Grazie a una app gratuita, che chiunque può scaricare, verifica se le auto sono state denunciate perché rubate, o sono in regola con la copertura assicurativa. Poi inviano la segnalazione al comando della polizia locale di zona perché rimuovano le macchine. «Nella maggior parte dei casi i vigili non escono subito - racconta Rocca - se dopo venti giorni l'auto è ancora lì, questo il tempo che ci siamo dati secondo uno schema di lavoro che abbiamo condiviso, sollecitiamo di nuovo l'intervento degli agenti». Obiettivo: liberare posti auto preziosi per i residenti ed eliminare le fonti di degrado. «Nella nostra zona, ma in tutta la città, i parcheggi sono ormai una rarità: le auto abbandonate tolgono spazio vitale agli automobilisti per questo sollecitiamo più volte i vigili - spiega ancora Rocca -. Non solo, i veicoli diventano ricettacolo di degrado: spesso vengono usate come rifugio da clochard, tossici e balordi che ci dormono la notte. Oppure, diventano discariche a cielo aperto».

Una guerra contro i mulini a vento, quella che combatte il presidente della commissione Sicurezza: «Da ottobre a oggi siamo riusciti a far rimuovere solo 5 auto per questioni burocratiche e per mole di lavoro che incombe sui vigili.

Per aumentare anche il numero delle segnalazioni si potrebbero incaricare gli ausiliari della sosta, molto presenti sul territorio».

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