Migranti, centri sociali in piazza bruciano 'decreti di espulsione'

A Milano sfila la Rete No Cpr: persone a terra coperte da lenzuoli bianchi, bruciati fax simile dei decreti di espulsione

Migranti, centri sociali in piazza bruciano 'decreti di espulsione'

Un altro corteo anti decreto Sicurezza: anarchici e centri sociali hanno sfilato oggi per le vie di Milano per protestare contro le nuove norme per l'immigrazione e la riapertura del Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di via Corelli.

"Non c'è più spazio per le ambiguità. È tempo di scegliere da che parte stare, e noi abbiamo scelto: stiamo dalla parte dei diritti e chiediamo fatti concreti per attuarli", dicono i manifestanti che portano striscioni con slogan come "Mai più lager" e "disobbedire alle leggi ingiuste in mare e in terra".

E in piazzale Loreto alcune persone della "Rete No Cpr" si sono sdraiate a terra coprendosi con dei lenzuoli bianchi per ricordare i morti in mare. E poco dopo, al'inizio di via Padova all'incrocio con via Predabissi, il corteo si è fermato e alcuni dei partecipanti hanno mostrato dei finti decreti "decreti di espulsione" che hanno poi bruciato . All'incrocio anche alcune tende a simboleggiare un campo profughi. Perché, hanno detto i manifestanti "la legge Salvini andrà a produrre proprio questo. Più irregolari e meno sicurezza".

"Ora a Milano, i soliti 'bravi ragazzi' dei

centri a-sociali manifestano contro il Decreto Sicurezza e contro di me al grido di 'Salvini propaganda odio, odio la Lega!'...", ha ribattuto Matteo Salvini dalle sue pagine social, "Che tristi (e coerenti, soprattutto). Bacioni".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica