Sono a quota 65.685 le vaccinazioni anti influenzali eseguite a Milano dai medici di medicina generale, 12.881 le dosi somministrate presso i centri vaccinali e 747 quelle presso gli ospedali e le residenze sanitarie per anziani della città. Così tutte le dosi ordinate, 129mila sono state consegnate ai medici di base per la somministrazione ai pazienti a rischio. «Ringrazio i medici di base per l'ampia adesione alla campagna (87%), atto che permette un'agevolazione importante per tutti i milanesi attenti alla propria salute».
In meno di quindici giorni dall'apertura della campagna vaccinale, il 29 ottobre presso gli ambulatori dei medici e il 7 novembre nelle Ats, si registra già un aumento del quindici per cento circa dei milanesi che si sono sottoposti a profilassi. Nell'inverno 2017/18 nella sola città erano state somministrate 153.107 dosi in tutto, tra medici di medicina generale, centri vaccinali e residenze per anziani, di cui 119.772 solo dai medici di base per l'87 per cento dei casi negli ultra sessantacinquenni. L'anno scorso si erano vaccinati contro l'influenza in tutta la regione un milione e 61.131 over 65 su un milione 212.941 lombardi vaccinati complessivamente.
«In base alle informazioni sui ceppi circolanti ha spiegato l'Assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera - e ai dati epidemiologici raccolti, seguendo le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, per la stagione 2018-2019 non verrà offerto come negli anni passati il vaccino trivalente, ma un vaccino antiinfluenzale quadrivalente che offre una copertura maggiore rispetto ai ceppi influenzali circolanti, che ha richiesto un investimento di maggiori risorse pari a 2 milioni di euro, per una spesa complessiva di circa 7 milioni di euro».
Chi si deve vaccinare? «La raccomandazione ha spiegato Gallera è valida come gli altri anni per i soggetti di età superiore a 65 anni, donne che durante la stagione influenzale siano al secondo o al terzo trimestre di gravidanza, soggetti di tutte le età ad alto rischio di complicanze influenza-correlate (per esempio persone con pre-esistenti malattie polmonari croniche, cardiovascolari, metaboliche, cancro, stato immunitario deteriorato). È fortemente raccomandata a operatori sanitari e agli addetti a servizi essenziali di primario interesse pubblico». Lo scorso anno la copertura raggiunta per i soggetti a rischio non era sufficiente: si parlava infatti del 48 per cento per gli over 65, ma che «è importante far crescere».
Da qui l'invito dall'assessorato a tutte le ASST e ATS perché «operino di concerto al fine di raggiungere una elevata copertura nei i soggetti appartenenti ai gruppi target sopracitati e garantire l'uniformità dell'offerta sul territorio regionale».
Non solo, in previsione del classico sovraffollamento dei pronto soccorso per le epidemie influenzali, la Regione ha stanziato 4 milioni di euro per rafforzare l'attività. Tradotto: aumentare posti letto e personale. Dal 1 dicembre al 31 marzo 2019 tutte le strutture dotate di Pronto Soccorso - si legge nella nota - potranno utilizzare i 4 milioni di euro messi stanziati da Regione Lombardia per ampliare il numero di posti letto a disposizione per la degenza. Potranno, inoltre, nel rispetto della normativa vigente, incrementare il personale sanitario necessario per far fronte a un maggior carico di lavoro.
«Questo provvedimento - ha sottolineato Gallera - ci permetterà innanzitutto di ridurre i tempi di permanenza dell'utenza in attesa di ricovero. Consentirà inoltre di evitare che il personale dedicato all'emergenza-urgenza svolga un'attività assistenziale aggiuntiva e non specifica, ritardando la gestione dei nuovi arrivi in Pronto soccorso».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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