I milanesi si stanno mettendo in riga? Pare proprio di sì o almeno da quel che emerge dalla totale assenza di denunce per false dichiarazioni a pubblico ufficiale o per l'irregolarità di quanto autocertificato (ex art. 495 e 496 del codice penale) durante i controlli nella giornata di giovedì. Il dato emerge dal bilancio delle verifiche delle forze delle forze dell'ordine in città diffusi ieri mattina dal Centro di monitoraggio permanente istituito nella sede della prefettura di Milano a partire dal 23 febbraio.
Sempre giovedì 26 marzo state quindi 11mila13 le persone controllate e 112 quelle sanzionate per aver violato le disposizioni del decreto ministeriale . I controlli hanno riguardano anche 4mila779 tra negozi, bar, ristoranti: quattro le denunce inflitte e cinque le chiusure provvisorie dell'attività per la non corretta applicazione delle misure volute dal «Lockdown».
Accoglie positivamente il decremento delle mobilità il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala. «Seppur di poco la mobilità in Lombardia sta scendendo: era al 37% lunedì, mercoledì 36%, giovedì 35%. Ci stiamo avvicinando ai dati di un weekend». E conclude: «È estremamente positivo, perché l'isolamento sociale è l'unica arma per combattere il virus».
Nonostante l'emergenza sanitaria e le norme di sicurezza sulla mobilità limitata in città però non cessano le occupazioni abusive. Due quelle avvenute giovedì sera, verso le 22.30. La prima in viale Molise dove due donne rumene di 55 e 25 anni sono entrate, insieme ai due figli minori in una casa popolare. Episodio simile è capitato quasi contemporaneamente al Corvetto, in via Ravenna dove a occupare un appartamento vuoto sono state due italiane di 33 e 29 anni. In entrambi i casi la polizia non è riuscita ad allontanare gli occupanti che hanno rifiutato alternative.
Ricordiamo che del Centro di monitoraggio fanno parte la polizia, i carabinieri, la guardia di finanza, l'esercito, la polizia locale, il Comune, la Città metropolitana, i volontari della Protezione civile, l'Azienda sanitaria territoriale, la Regione, la Croce Rossa, l'Atm e infine Trenord.
Lo scopo è quello di raccogliere le segnalazioni di eventuali problematiche applicative delle ordinanze adottate dalle autorità sanitarie; monitorare i provvedimenti adottati dalle autorità locali in seguito all'emergenza; verificare i servizi predisposti dalle forze dell'ordine e dalle polizie locali per assicurare il rispetto delle ordinanze; coordinare tutte le attività a livello regionale con il supporto delle prefetture lombarde; supportare la sala operativa della Regione; rilevare l'andamento dei servizi pubblici e molto altro ancora.
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