La Milano da bere non chiude per ferie. Anzi. Ora che il vecchio happy hour, quello dei banconi ricolmi di patatine e... avanzi, è stato rivoluzionato sull'onda di Expo, l'offerta dell'antico rito è diventata sempre più ricercata ed esclusiva. Non soltanto per ciò che riguarda il «beverage», che pure si è arricchito di barman con pedigree internazionale, ma anche per le ricche proposte gourmet da centellinare magari nel roof garden di un grand hotel. E allora le vacanze milanesi possono diventare più fresche e piacevoli andando a scoprire, anche solo per una sera, location affascinanti facendosi coccolare da barman funambolici e maitre in livrea. Gustando un'ostrica appena arrivata dalla Normandia o un assaggino di risotto giallo espressamente mantecato da uno chef. Per quanto riguarda i drink, invece, il nuovo trend è dato da un'attenzione per la gradazione e creare il cocktail perfetto senza alcuna base alcolica è una delle scommesse più interessanti per i barman. Si chiamano mocktail, parola che deriva dal termine «mock», dall'inglese imitare. C'è anche un ritorno ai classici rivisitati, come il Moscow Mule o l' Old Fashioned, che vanno a comporre la permanente list dei cocktail bar più affermati, accostati a ingredienti naturali storicamente più vicini al mondo della cucina: barbabietola, zenzero, lavanda, che coloreranno le vostre prossime scelte alcoliche.
A Milano, patria dell'aperitivo, l'offerta è sterminata e per tutte le tasche; certo è che il panorama che si gode dal Radio Bar, con la vista sullo skyline di Porta Nuova, a bordo piscina del Ceresio 7, la quiete dello scorrere dell'acqua al Vista Darsena o nel giardino del Ratanà davanti a un piattino di «mondeghili» rendono più dolce l'estate in città.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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