Era il 2014 quando fu edificato in via Martirano, a Muggiano, il villaggio rom tanto voluto dall’allora sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che stanziò circa 650mila euro per la sua costruzione. Doveva essere una soluzione per arginare il degrado della zona, venendo incontro ai residenti, ma dopo quattro anni si è tramutato in un salasso per le casse del comune meneghino. E in una beffa per gli abitanti di quella zona, che continuano ad affrontare situazioni di incuria.
Già, perché la metà delle famiglie che vive in quel campo non versa il canone d’affitto pari a 90 euro al mese. Per di più, Palazzo Marino ha speso la bellezza di 300mila euro per la pulizia dell’area.
Nel campo ci sono circa cinquanta persone e una ventina scarsa di minori, che considerano quelle casette poco dignitose per loro: "Si sentono abbandonati dalle istituzioni", dice Diana Plavovic, portavoce della Consulta rom e sinti della Madonnina, parlando con Libero. La Plavovic aggiunge: "Si sono convinti di vivere in un porcile creato apposta per loro e stanno pensando di avanzare un contenzioso per chiarire la faccenda. Va sempre peggio, a oggi ci sono anche abitazioni che cadono a pezzi". L’amministrazione Sala temporeggia e la giunta fa sapere che la situazione è monitorata, in attesa di prendere provvedimenti nelle prossime settimane.
Marco Bestetti, presidente del Municipio 7 di Forza Italia va all’attacco: "La novità di questi mesi è che il Comune di Milano ha speso la bellezza di 300mila euro per demolire la piazzola di calcestruzzo e risistemare l'area rifiuti attigua al villaggio di via Martirano, praticamente dove sorgeva l'ex campo rom che è stato smantellato nel 2015.
Un comportamento simile è assurdo e illogico. Se il sindaco Giuseppe Sala e l'assessore alla sicurezza Anna Scavuzzo non fanno che sgolarsi per dire che bisogna superare la logica dei campi rom, perché poi sprecano soldi pubblici per rimetterli a nuovo?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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