Cronaca locale

Milano, duplice violenza sessuale: preso maniaco seriale nigeriano

Lo straniero, clandestinamente in Italia dal 2018, aveva inanellato una serie di segnalazioni per atti persecutori, violenze sessuali e resistenza a pubblico ufficiale ma solo pochi giorni fa è finalmente finito dietro le sbarre dopo il duplice episodio di aggressione nei confronti di due donne

Milano, duplice violenza sessuale: preso maniaco seriale nigeriano

Clandestino e pluripregiudicato, si è reso protagonista di violenza sessuale nei confronti di due donne in due distinti episodi a poche ore di distanza l'uno dall'altro, scegliendo sempre come luogo privilegiato per mettere in atto i suoi sporchi propositi il sottopassaggio che collega via Duprè a via Govone (Milano), perfetto per poter agire il più possibile indisturbato.

Il responsabile, un senzatetto di nazionalità nigeriana di 22 anni con una lunga lista di precedenti alle spalle, anche per reati a sfondo sessuale, è stato tratto finalmente in arresto dopo giorni di indagini e ricerche da parte degli uomini della questura di Milano e si trova ora dietro le sbarre del carcere in attesa di giudizio.

Approfittando del fatto che per le strade del capoluogo meneghino ci fosse poca gente, a causa del lockdown imposto per tentare di arginare la diffusione del Coronavirus, l'africano ha potuto agire con una certa tranquillità. Il primo episodio si è verificato durante la mattinata dello scorso sabato 18 aprile: sono all'incirca le ore 11 quando la vittima, una 53enne, imbocca il sottopasso. Neppure il tempo di mettervi piede, che alle sue spalle compare d'improvviso uno straniero, da lei descritto nella prima deposizione in questura come africano sulla trentina alto all'incirca 1,75 m. Dopo averla afferrata per il braccio e strattonata, l'extracomunitario la sbatte contro il muro e le intima il silenzio, poggiando l'indice della mano sulle labbra della donna, letteralmente terrorizzata e sotto choc. Il 22enne le infila rapidamente una mano dentro i pantaloni ma per fortuna, nonostante il panico, la vittima riesce a reagire ed a divincolarsi dalla presa dell'aggressore, fuggendo via.

Neppure 24 ore dopo, per la precisione verso le 7:30 di domenica 19, la seconda violenza, ai danni di una ragazza di 22 anni che si stava recando sul posto di lavoro. Mentre ascoltava della musica con le cuffie, proprio al momento di salire le scale che conducevano verso l'uscita dal sottopassaggio, la giovane viene assalita dal maniaco. Dopo averla bloccata afferrandola per le spalle, le ha prima palpeggiato il seno, poi l'ha spintonata con forza per farla finire a terra e saltarle addosso. Lo straniero ha cercato quindi di spogliarla per compiere la violenza sessuale, trovando per fortuna la strenua resistenza della ragazza, che ha lottato in ogni modo contro di lui. Oltre un minuto interminabile di colluttazione, con pugni e calci per difendersi dal maniaco africano, costretto alla fine a cedere, intimorito probabilmente dalle voci di qualcuno che si stava avvicinando.

Entrambe le vittime si sono recate negli uffici del commissariato Sempione di Milano per sporgere denuncia il lunedì successivo: due storie troppo simili per non far pensare che si trattasse dello stesso responsabile. Le immagini estratte da alcune videocamere di sorveglianza installate nei pressi del sottopasso hanno fornito preziosi indizi, confermati anche dalle due donne, che hanno descritto in modo accurato il responsabile, riconoscendolo inoltre in alcune foto segnaletiche mostrate loro dagli inquirenti.

Le ricerche del responsabile sono scattate subito, anche se il nigeriano, che sembrava inizialmente sparito, è stato individuato solo il successivo martedì in viale Monte Ceneri (Milano). Inutile il tentativo di fuga, così come quello di divincolarsi dalla presa dei poliziotti che cercavano di bloccarlo: alla duplice accusa di violenza sessuale si aggiunge, pertanto, anche quella per resistenza a pubblico ufficiale.

In Italia clandestinamente dal 2018, aveva iniziato a far parlare di sè dal gennaio del 2019, quando prese di mira e perseguitò, molestandola sessualmente, una donna operativa presso il Cas di Palermo. Reato di violenza sessuale ripetuto un mese fa circa (era il 14 marzo), quando aggredì e palpeggiò una donna nelle vicinanze di un supermercato della provincia di Varese.

Finalmente finisce dietro le sbarre.

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