Un tempo neanche troppo lontano erano i luoghi dello spaccio, palcoscenici per lo sfruttamento della prostituzione o per il riciclaggio di denaro sporco. Sedi della criminalità e delle attività illegali. Oggi gli stessi appartamenti e negozi sono stati assegnati a chi, viceversa, ha come ragione d'essere proprio il fare del bene. Ecco che un ex negozio in via Cenisio 25 è stato assegnato all'associazione Aldo Perini per l'assistenza ai malati di Sla e un ex appartamento in via Canonica 87 alla Fondazione don Gnocchi e utilizzato per ospitare i ragazzi con disabilità. Parte con queste due inaugurazioni oggi il primo Festival dei beni confiscati alle mafie. Oltre 90 eventi in tutta la città da oggi fino a domenica prossima, realizzati in 19 immobili un tempo appunto luoghi in mano alla criminalità. Alle 18 ci sarà l'apertura nell'aula consiliare di Palazzo Marino, con un incontro dibattito al quale parteciperà il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, il Presidente del Tribunale di Milano Livia Pomodoro, il Presidente onorario di Libera Nando dalla Chiesa, il Presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo, il regista Pasquale Scimeca e il direttore artistico del Festival, Barbara Sorrentini. In serata (alle 21.30), discoteca dell'Ortomercato, in via Lombroso 54, chiusa nel 2009 dopo la relazione annuale antimafia. Nell'ex locale delle cosche si esibiranno tra gli altri Giulio Cavalli con l'anteprima dello spettacolo «Duomo d'Onore», Manuel Ferreira con «Lezione di tango all'Ortomercato» e pure Vinicio Capossela. Il programma è fitto di eventi. Spettacoli, cinema, teatro, presentazioni di libri (12 titoli dedicati alle mafie), incontri e intrattenimento per i bambini che saranno anche i protagonisti con le scuole delle visite guidate organizzate dall'associazione Libera. I beni sono stati trasferiti dallo Stato al Comune che li ha assegnati con bando in comodato d'uso gratuito a enti e associazioni del no profit. In Lombardia ci sono più di 800 beni sequestrati alle mafie e di questi 300 sono a Milano. La campagna di comunicazione è stata studiata dal Naba: su sfondo bianco spicca una scritta nera «La mafia non esiste», firmato (in corsivo) «La mafia». «Credere che le mafie non possano esistere a Milano - ha ammonito Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali - è una tragica idiozia. Si deve chiudere definitivamente il tempo in cui Milano ha fatto finta di niente pensando di essere immune alla presenza di criminalità organizzata. Nessuno è immune e gli ultimi fatti di cronaca ce lo hanno ancora drammaticamente ricordato».
I beni aperti al festival sono sparsi un po' in tutta la città. Tra questi anche il Centro sportivo Iseo dove domenica ci saranno attività ed esibizioni: tornei di calcio e una staffetta che toccherà altri luoghi. La mappa sul sito del Comune www.comune.milano.it.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.