Cronaca locale

Ma la Milano "green" si allaga per un temporale

Sottopassi invasi dall'acqua e strade diventate torrenti, decine di interventi dei pompieri

Ma la Milano "green" si allaga per un temporale

La città green: ben venga. Però quando una pioggia come quella di ieri mattina e della notte prima, molto violenta ma ampiamente prevista, crea tanti disagi viene da pensare che il Comune si sia dimenticato degli interventi più banali come la pulizia di strade e tombini. Nella serata di lunedì e nella mattinata di ieri sono arrivate decine di chiamate ai vigili del fuoco. Soprattutto per i sottopassi allagati, le strade diventate torrenti e la corrente elettrica saltata. E questa volta non è colpa del Seveso e del Lambro, che per fortuna non sono esondati.

Molto lavoro quindi per pompieri e squadre MM e A2a, soprattutto nella parte nord della città. Il violento temporale cominciato la sera di lunedì ha portato sulla città picchi di pioggia di 27 millimetri in un'ora. I vigili del fuoco sono intervenuti in via Lucio Cornelio Silla, nella periferia nord-ovest, per un'auto rimasta bloccata in un sottopasso allagato, nessuno dei passeggeri è rimasto ferito. Disagi anche in zona Niguarda e a Quarto Oggiaro. L'allarme per Seveso e Lambro è rientrato senza che i fiumi superassero la soglia di attenzione e non si segnalano feriti o danni particolarmente ingenti.

L'assessore comunale alla Protezione civile Marco Granelli ha scritto aggiornamenti sulla situazione su Facebook: «Preoccupazione per i sottopassi. Mm sta seguendo con i monitor che controllano i livelli e il funzionamento delle pompe. La criticità è su Negrotto dove dobbiamo ampliare le vasche (il progetto è stato approvato e finanziato, mentre sono state installate le nuove pompe di drenaggio)». In viale Rubicone nel momento critico l'acqua arrivava a 20 centimetri. Ancora: «Con la pioggia emergono una serie di piccoli allagamenti che però creano disagio.

Con MM stiamo cercando di agire anche su questi, perché la città non si concentri solo sui grandi progetti di prevenzione (Seveso, Lambro, grandi sottopassi), necessari e fondamentali dove cambiare dopo 50 anni di solo parole, ma dobbiamo anche lavorare sui piccoli punti nei quartieri».

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