Milano, preso a sprangate da sconosciuti: grave uomo di 33 anni

Un uomo è stato aggredito a sprangate da sconosciuti mentre si trovava nel cortile di un palazzo. La vittima è ricoverata in gravi condizioni in ospedale

Milano, preso a sprangate da sconosciuti: grave uomo di 33 anni

Agguato la scorsa notte a Milano. Un uomo di 33 anni è stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale San Carlo dopo essere stato aggredito a sprangate da alcuni sconosciuti mentre si trovava all’interno del cortile di un palazzo.

Secondo quanto riferisce Areu, l’Azienda regionale emergenza urgenza, il grave episodio è avvenuto intorno alle 23 al civico 16 di via Jacopino da Tradate, nei pressi del parco Testori di Villapizzone situato a nord ovest della città meneghina.

La vittima del violento pestaggio è un cittadino italiano pregiudicato. Secondo quanto ricostruito finora, l’uomo sarebbe entrato nel cortile del condominio per salutare un amico quando, improvvisamente, è stato circondato da almeno tre persone e preso a sprangate in testa. Subito dopo la brutale azione, gli sconosciuti si sono dileguati, facendo perdere le proprie tracce.

Ad allertare i soccorsi è stata la fidanzata del 33enne. La donna, infatti, ha raccontato che, mentre aspettava in auto il ritorno del compagno, ha sentito delle urla e ha visto uscire di corsa dallo stabile tre persone. Insospettita e preoccupata, la giovane è scesa dalla vettura e si è recata nel cortile: qui, con orrore, ha trovato il suo ragazzo privo di conoscenza steso a terra in un lago di sangue.

Inizialmente il ferito è stato medicato sul posto dai soccorritori del 118. Questi ultimi, però, constatata la gravità della situazione, hanno deciso di trasportare d’urgenza il paziente all'ospedale San Carlo di Milano, prima con segnalazione di codice giallo e poi rosso.

Sulla vicenda

stanno ora indagano i carabinieri. I militari, per risalire ai responsabili, stanno ricostruendo il contesto in cui è maturata la violenza e dovranno chiarire se la vittima conoscesse, in qualche modo, i suoi aggressori.

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