Coronavirus

Sala ora schiera vigili, militari e agenti: controlli a tappeto anti Covid

Il sindaco del capoluogo milanese non pensa per il momento a restrizioni a bar e ristoranti. Secondo il primo cittadino l’80% di capienza sui mezzi pubblici è forse troppa

Sala ora schiera vigili, militari e agenti: controlli a tappeto anti Covid

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, davanti al crescente numero di casi positivi ha deciso di mettere in campo più controlli, soprattutto per quanto riguarda i luoghi dove maggiormente si concentra la movida milanese.

Forze dell'ordine schierate nei luoghi della movida

Intervistato da Sky Tg24, ha detto di non pensare in questo momento a ulteriori restrizioni, ma da questa sera, giovedì 8 ottobre, metterà in campo diverse forze di polizia per monitorare la situazione. Polizia locale, carabinieri, guardia di finanza e polizia di Stato saranno tutte impegnate nelle aree dove si concentra la movida: piazza Gae Aulenti, corso Sempione e lungo i Navigli. Anche altre zone della città meneghina preoccupano, per adesso però si cercherà di controllare queste zone, poi si vedrà. Sala ha inoltre aggiunto: “È vero che bisogna avere molta flessibilità nella gestione, non credo che oggi siamo in grado di dare una regola che con certezza funzionerà nel prossimo mese”.

Un paio di giorni fa Alessandro De Chirico, consigliere di Forza Italia, aveva scattato alcune foto alla stazione Cadorna di Milano denunciando l’eccessiva folla di viaggiatori in attesa dei treni. Il primo cittadino, dopo aver visto le immagini incriminate, ha tenuto a precisare che alla soglia massima dell’80% non ci si era nemmeno avvicinati, e si è invece chiesto se l’80% non sia forse troppo elevato. Sulla possibilità di aumentare i mezzi Atm, in modo da non creare affollamenti, il sindaco ha spiegato che i mezzi sono tutti utilizzati e che non ce n’è uno che non venga impiegato.

Sala: "Situazione a Milano abbastanza sotto controllo"

Sala ha tenuto a sottolineare che a Milano la situazione è abbastanza sotto controllo. E ha poi aggiunto: “Io faccio quello che facevo nel momento delle crisi di alcuni mesi fa, cioè più che ai numeri del contagi guardo alla situazione negli ospedali e nei pronto soccorso, chiamo i medici. Si assiste a un minimo in più di affollamento negli spazi Covid ma la situazione è ancora molto gestibile. Da ciò a dire che possiamo stare tranquilli ne passa molto e in questa situazione la mascherina se non è tutto, è qualcosa e bisogna che ognuno faccia la sua parte”.

Si è detto anche conscio che Milano, come tutte le altre città, avrà ancora un periodo non corto di difficoltà, ma che poi sarà una delle prime a ripartire. “Sono stato a Londra recentemente e al venerdì non c’era in giro anima viva. In questo momento le città pagano un prezzo, ma le nostre componenti di valore, le università, la cultura, non sono scomparse, sono in un momento di riflessione. Chiunque immagini la sua vita troverà la risposta a Milano” ha concluso il sindaco.

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