Milonga, angus e tangheros: l'Argentina a Porta Romana

Milonga, angus e tangheros: l'Argentina a Porta Romana

«Una mitologia di pugnali/lentamente s'annulla nell'oblìo». Anche se non è iniziato con le parole di Borges, il tango che ieri ha bloccato via Altaguardia, nel cuore di Porta Romana, ha cambiato per un attimo Milano. «La Semana de estilo de vida italo-argentino» è iniziata con una milonga, per poi continuare a tavola con un filetto argentino e un bicchiere d'amarone dell'azienda vinicola «La collina dei ciliegi» al ristorante Don Juan, che si è vestito a nuovo per questi sette giorni in cui si celebra l'incontro della carne della terra «del fin del mundo» e il nettare veronese della Valpantena.
Per questa sua atmosfera di lontano vicinato, creato dalle struggevoli note della danza e dai sapori di una cucina d'oltreoceano, dove però l'oceano è un'onda di amorone, la settimana è stata patrocinata dal Consolato argentino e inserita nell'ambito del programma «Argentina: ieri e oggi», organizzato dall'istituto Cervantes di Milano. Un piatto, tanto per significare lo stile.

«Lomo de angus coi foie gras, hongos silvestres en reduccion de recioto», dove il filetto e i funghi di una nazione, da cui ci arrivano figure come Evita Peron e papa Francesco, si addolcisono nel liquido delle vigne che piangono in primavera, come l'Argentina non piange più, perché festeggia qui a Milano un presente leggendario. Leggendario nei passi dei tangheros dell'accademia Roberto Herrera Europa. Fino al 26 ottobre si potrà assaggiare il menu studiato per questa occasione, ammirando l'arredo eseguito da «La Martina».

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