Niente vip, né capi di stato. Quelli arriveranno dopo. I primi a varcare i cancelli di Expo, alle 10 in punto, saranno i normali visitatori che hanno comprato il biglietto. Giusto così. I rappresentanti istituzionali faranno la loro comparsa un paio di ore più tardi, a mezzogiorno, per la cerimonia ufficiale all'Open Air Theatre, il teatro a cielo aperto che dal 13 maggio ospiterà lo spettacolo del Circ du Soleil.
Niente fronzoli né retorica. Si vuole dare inizio alle danze con una cerimonia sobria e rapida (il collegamento tv trasmesso in mondovisione durerà dalle 11,30 alle 13). Alle 12,15 è prevista la benedizione in diretta di Papa Francesco.
A fare gli onori di casa sarà il premier Matteo Renzi, che farà un breve discorso insieme al commissario unico di Expo Giuseppe Sala e a un rappresentante del Bie, l'ente che gestisce le esposizioni. Poi passeranno le frecce tricolori e suonerà la banda dei carabinieri.
Nel parterre degli invitati si incrociano due generazioni di politici. Innanzitutto i ministri in carica: da quello della Giustizia Andrea Orlando, a quello dell'Economia Gian Carlo Padoan, passando per quello dei Beni culturali Dario Franceschini e dell'Ambiente Gian Luca Galletti, a quello dell'Agricoltura, Maurizio Martina, che ha la delega all'Expo. Ci saranno poi le poltronissime riservate agli ex, che comunque, nella realizzazione di Expo si sono spesi ognuno in base al proprio ruolo. Sono stati invitati l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l'ex premier Romano Prodi, in carica quando nel 2008 Milano battè Smirne, e gli altri tre ex che gli sono succeduti: Silvio Berlusconi, Mario Monti e Enrico Letta. Ovviamente, accanto al sindaco Giuliano Pisapia e al governatore Roberto Maroni, saranno presenti l'ex sindaco di Milano Letizia Moratti, «mamma» di Expo, e l'ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni.
Fra i 4mila invitati anche i parlamentari lombardi, gli ambassador che hanno accettato di farsi portavoce in Italia e nel mondo della «opportunità Expo». Invitati ovviamente anche gli ambasciatori dei Paesi e i responsabili dei padiglioni.
Saranno presenti anche una ventina di Capi di Stato e rappresentanti dei governi stranieri, anche se Expo ha cercato di convincere i big a venire nelle giornate nazionali del loro Paese (ad esempio, Hollande il 21 giugno e Putin il 10 giugno). È certa la presenza dei presidenti di Gabon e Ghana e del ministro degli Esteri francese Laurent Fabius. Subito dopo l'inaugurazione il commissario Sala vorrebbe portare il premier Matteo Renzi a visitare il padiglione del Nepal. Poi le autorità si sposteranno a Palazzo Italia per un pranzo nella terrazza al quinto piano. Tra i grandi assenti: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che tuttavia assicura la sua presenza il 2 giugno, in occasione della festa della Repubblica.
Tra i sindaci saranno ospiti alla cerimonia il presidente dell'Anci e sindaco di Torino Piero Fassino, il vice e sindaco di Lecce Paolo Perrone, il sindaco di Catania Enzo Bianco, Ignazio Marino (Roma), Antonio De Caro (Bari), Attilio Fontana (Varese), Mariarosa Pavanello (Mirano).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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