Scacco ai francesi. Prada rivendica ancora l'«occupazione» della Galleria. A margine della sfilata della collezione uomo a Milano ieri Miuccia Prada è tornata sul progetto della Fondazione nel Salotto di Milano. Un'operazione partita nel 2011, con la gara per gli spazi dell'ex McDonald's indetta dall'ex sindaco Letizia Moratti e chiusa da Giuliano Pisapia. All'apertura della busta la maison vinse sui concorrenti, Apple e Gucci, che fa capo al gruppo francese kering. «Sinceramente l'idea che gli spazi finissero ai francesi mi dava i nervi» ha ammesso. Già con il gruppo d'Oltralpe Lvmh, l'acquisizione della pasticceria Cova in via Montenapoleone, venduta ufficialmente al gruppo Vuitton, è finita a colpi di carte bollate. Nel Salotto, Prada ha aperto la prima parte della mega-boutique la scorsa estate, ma corre per arrivare in tempo per Expo con ristorante e il Museo della Fondazione ai piani superiori. É recente l'accordo con il Comune per dare più visibilità al museo: una parte degli spazi attualmente affittati a Feltrinelli saranno ceduti alla maison per realizzare l'ingresso della Fondazione direttamente dall'Ottagono. Due vetrine dell'attuale Ricordi Media Store e del piano ammezzato corrispondente. Il canone versato da Prada per questi spazi sarà di 928.930 euro all'anno, più che raddoppiato rispetto al canone attuale di Feltrinelli. Fa parte dell'accordo un fondo di circa 3 milioni da parte di Prada, Versace (che subentrerà all'Argenteria Bernasconi) per i lavori di ristrutturazione.
«sarà un impegno economico graviso, spero non si aspettino una cifra reale. In ogni città dove apriamo uffici e negozi, come a Firenze, facciamo investimenti sociali e di recupero. Per la Fondazione stiamo lottando contro il tempo per i permessi affinchè possa aprire per Expo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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