Si appostava alle fermate dell'autobus vicine alle scuole frequentate soprattutto da ragazzine. Individuava la vittima tra le tante studentesse che uscivano dalle aule e si avviavano verso casa, poi la seguiva sul mezzo pubblico. Dove, confuso tra la folla, colpiva con pesanti molestie: un predatore sessuale. Quella di mercoledì pomeriggio non era probabilmente la prima volta per Domenico Catalano, 64enne nato a Reggio Calabria e residente a Como con numerosi precedenti penali. Ma in questo caso per lui è finita con l'arresto per violenza sessuale.
Intorno alle 14 Catalano si trovava alla fermata della 90-91 in zona Romolo. Lì vicino oltre a diverse scuole c'è la sede dell'università Iulm. E a quell'ora c'erano tantissimi ragazzi ad aspettare l'autobus. Una linea, quella che percorre la circonvallazione esterna, che ha molti problemi di microcriminalità. I movimenti dell'uomo avevano già insospettito gli agenti della Polmetro, che in borghese controllavano l'area. Il 64enne osservava il flusso di studenti e passava da una fermata a quella di fronte senza apparente motivo. In realtà per avvicinarsi alle ragazzine. È salito sulla 91 per seguire una 18enne ed è sceso con lei dopo una fermata. Poi, perdendola di vista, ha puntato un'altra giovane, questa volta di 21 anni. È risalito sullo stesso mezzo insieme alla studentessa e approfittando della calca dell'ora di punta le si è piazzato alle spalle. Molto vicino. Si è abbassato i pantaloni, è rimasto con le parti intime scoperte e le ha strusciate contro la vittima. La ragazza ha pensato che l'avesse toccata accidentalmente. Ma quando ha capito cosa stava succedendo si è girata scioccata e ha provato a scostare il maniaco con lo zainetto. Lui ha insistito, mentre gli altri passeggeri non si sono accorti di nulla. Sono quindi arrivati gli agenti che lo hanno arrestato. I tre poliziotti (Stefano Giordano, Daniele Bruno e Maurizio Vitali) hanno filmato con il telefonino le prime fasi dell'aggressione.
La 21enne ha sporto denuncia. Catalano è a San Vittore in attesa dell'interrogatorio di convalida. Ha alle spalle una condanna definitiva per violenza sessuale e lesioni emessa dal Tribunale di Genova per un episodio avvenuto a Sanremo. Ha altri precedenti: truffa, simulazione di reato, falsificazione di monete. È titolare di un'azienda di pulizie, non sarebbe seguito da un medico che si occupa di predatori sessuali. Secondo i dati dell'Upg, da inizio anno la Polmetro ha controllato 7.383 sospetti, fatto 74 arresti, denunciato 326 persone accompagnandone in questura altre 329. Molti sono borseggiatori, ma anche maniaci che prendono di mira giovanissime e minorenni.
«Ribadiamo - attaccano i deputati leghisti Paolo Grimoldi e Marco Rondini - la nostra richiesta al ministro dell'Interno di affrontare la questione sicurezza per i cittadini milanesi che si spostano con i mezzi pubblici. Chiediamo a Minniti di svegliarsi e attivarsi prima che ci scappi il morto sui mezzi milanesi».
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