Montenapo, le griffe non chiudono per ferie

Montenapo, le griffe non chiudono per ferie

Louis Vuitton e Burberry. Ad essi va il Palio per l'apertura agostana dei negozi nel quadrilatero in passerella. E in una città che si appresta a chiudere per ferie questo è un piccolo primato. Le due griffe, una francese e l'altra inglese, resteranno chiuse solo il giorno di Ferragosto, per farsi portabandiera di un pensiero che solo di recente ha colpito Milano: questa è la capitale della moda, quindi perché offrire un panorama da deserto dei Tartari? Tanto che potrebbe venire anche il dubbio che Dino Buzzati si sia ispirato alla sua città d'estate per scrivere quel classico. Il nulla si staglia sull'orizzonte del Duomo.
«Proprio per sfuggire a un'immagine d'abbandono e noncuranza quest'anno per la prima volta chiudiamo solo il 15 - conferma Francesca Maresi, Clienteling relations manager della celebre VL in via Montanapoleone, iniziali del Vagon Lit dei vecchi treni -. Dobbiamo renderci conto d'essere in una delle strade sotto le luci del mondo; il turista che arriva vuole trovare aperto. Ne ha tutto il diritto».
Altri grandi «autografi» si concedono l'abbinata 15 e 16. Da Ferragamo a Christian Dior, da Chanel alla Bottega Veneta, dalla Church's a Bulgari, da Etro a Jimmy Choo. Due giorni, non di più, ed è già troppo, anche per i commessi che non protestano per un mancato concetto di vacanza. E' peggiore il senso «vacanza», ossia di vuoto, che può dare l'unico centro d'Italia, Milano, in cui la movida delle compere è diventata un monumento come il Duomo e le Colonne di San Lorenzo. «Montenapoleone è un nome che ha assunto negli anni una identità unica - dice Salvatore Piarulli da Ferragamo - non possiamo macchiare questa nomea con giorni di festa vani».
Sono di lavoro nella settimana più calda dell'anno anche Gucci, Prada e Larusmiani. In via Verri, Agent Provocateur, la conturbante firma dell'intimo spinto tanto nell'erotismo quanto nella classe, ha inaugurato da due settimane. «Non possiamo serrare i battenti proprio ora. Ci fermiamo il 15 e il 16 ma si ricomincia subito. Se non c'è entusiamo adesso, quando ci deve essere?» si chiede Raffaella in sexy redingotte rosa, appoggiata allo scaffale di cristallo.
Due settimane invece per Roger Vivier, il principe della scarpetta per una Cenerentola bella di giorno. Stanno invece in fermo per l'intera settimana intorno al 15, Armani, Ralph Lauren, Damiani, Van Cleeff&Arpels. «Non c'è passaggio. Milano d'agosto muore. Nemmeno il turimo giustifica l'apertura perché non è molto» sostengono nelle boutique. Tesi ripresa anche da Hermes.

«Non abbiamo un calendario fisso - dichiarano dentro alla maison di via Sant'Andrea dove i frustini sono per chi vuole salire sulla sella più alta della classe -. Di solito stoppavamo solo il 15 e il 16 ma quest'anno la chiusura sarà fino al 19. Da ieri entrano esclusivamente clienti cinesi, un fenomeno mai visto. Pare che ad agosto Milano stia diventando di loro proprietà».

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