Cronaca locale

"Pronta per Lombardia". Moratti resta in campo: "Attendo risposte dopo il voto"

La Moratti è pronta a candidarsi per le regionali in Lombardia: "Lealtà sino a quando verrà fatta una scelta definitiva"

"Pronta per Lombardia". Moratti in campo: "Attendo risposte dopo il voto"

Nel 2023 in Lombardia si voterà per le elezioni regionali. E Letizia Moratti conferma la propria disponibilità malgrado, al momento, si continui a parlare dell'attuale governatore Attilio Fontana pronto per un secondo mandato.

A disposizione per la Lombardia

L'argomento, per quanto caldo, viene messo in secondo piano dato che ci troviamo a pochi giorni dalle elezioni politiche, tuttavia l'ex sindaco di Milano non si fa indietro. Intervistata da Il Corriere, afferma di essere a disposizione per la Regione "secondo principi di rispetto e lealtà sino a quando verrà fatta una scelta definitiva. Ritengo di poter offrire, anche con una mia importante rete civica già attiva, un valore aggiunto alla Lombardia, come ho dimostrato in un anno e nove mesi di lavoro". E ancora: "Confermo la mia disponibilità in un’ottica di lealtà fino a quando non mi sarà data una risposta definitiva".

Nel frattempo sono in corso i dialoghi con i principali leader del centrodestra, come Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Nessun veto da parte del presidente di Forza Italia. Moratti ribadisce che ora è tempo di pensare alle elezioni politiche, poi ci sarà modo e tempo di ragionare sulle regionali.

E, per quanto concerne la formazione del prossimo governo, e una sua possibile posizione nel ministero della Salute, Letizia Moratti continua ad affermare di aver maggiori risorse da mettere a disposizione per la Lombardia.

L'impegno in politica

Nel corso dell'intervista, a Moratti viene chiesto quale sia il suo rapporto con Giorgia Meloni, data per una dei possibili premier in caso di vittoria del centrodestra. L'ex sindaco di Milano risponde che la leader di Fratelli d'Italia è una "persona molto seria, coerente e onesta". "Si impegna, studia, si prepara cercando di ascoltare e comprendere le problematiche per poi riuscire a dare risposte concrete" aggiunge. "Pur provenendo da estrazioni culturali diverse, la apprezzo per il pragmatismo: è una donna".

Per quanto concerne la caduta dell'esecutivo presieduto dall'ex governatore della Bce, Moratti dichiara che "per la situazione interna e soprattutto per il contesto internazionale, sarebbe stato opportuno continuare a sostenere il governo Draghi nel pieno dei suoi poteri. L’autorevolezza del premier, in particolare nello scenario europeo, avrebbe aiutato l’Italia".

Lo scioglimento delle Camere e le elezioni anticipate sono state però necessarie dal momento che il Paese si trovava ormai in una condizione di ingovernabilità. "Rivolgersi agli elettori non è mai un errore" afferma la Moratti. "Credo che in questo momento sia necessario però per la politica che ha a cuore le sorti del Paese un impegno comune verso una concordia nazionale capace di trovare altri comun denominatori, piuttosto che continue divisioni".

"Auspico uno spirito di concordia nazionale che escluda gli estremismi e che lavori per trovare punti di convergenza rispetto a tutto ciò che separa" conclude.

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