Le mosse di Parisi: confronto con Sala e il 19 evento a teatro

Il centrodestra si compatta sul candidato che prepara una kermesse con gli attivisti Via libera di Salvini all'accordo con Lupi

Alberto GiannoniLe liste, la città, la campagna. Stefano Parisi corre verso il duello con Beppe Sala e la sua corsa appare, politicamente, sempre più solida. Il candidato del centrodestra in pochi giorni si è calato nella parte del politico e questo primo scorcio di avventura elettorale, per ora, gli dà ragione.I numeri sono incoraggianti, se è vero che certificano una forbice di pochi punti di distacco dall'avversario principale, che la sua campagna mediatica - complice Expo - l'ha iniziata almeno dieci mesi prima di lui. La campagna elettorale, poi, dà l'impressione di dover ancora dare il meglio di sé. Parisi ha scelto (e mantiene) una linea di grande «fair play» nei confronti dell'avversario, ma vuole un confronto diretto. Il primo possibile duello tv con Sala è sfumato per l'indisponibilità del commissario Expo. Ma il candidato del centrodestra vuole faccia a faccia con Sala. E spera che non si sottragga. Intanto si pensa all'evento pubblico con elettori, attivisti e simpatizzanti. La data sarebbe già stata fissata, il 19 marzo.Politicamente parlando, poi, l'architettura dell'alleanza che sostiene Parisi è solida. A maggior ragione emerge dopo i problemi che si registrano a Roma e che, potenzialmente, potrebbero avere ripercussioni anche altrove. La Lega, a Milano, ha messo il candidato al riparo da ogni sorpresa. E anche un possibile elemento di turbolenza, il rapporto fra il Carroccio e l'Ncd, è stato ampiamente risolto, dal punto di vista politico, dal segretario leghista Matteo Salvini, che ha dato l'ok all'alleanza con la lista civica di Ncd, che forse sarà guidata dal leader lombardo dei centristi, quel Maurizio Lupi che, prima di essere capogruppo di Area popolare, e prima di essere ministro dei Trasporti del governo di Matteo Renzi, è stato assessore con Gabriele Albertini, ai tempi in cui Matteo Salvini era uno dei responsabili politici della Lega a Milano. «Conosco Lupi come persona - ha detto anche ieri Salvini alla Camera- e un conto è lui, un conto Alfano. La parte di Ncd che governa la Lombardia è di centrodestra. Un'altra è disposta a tutto pur di governare con Renzi». Salvini ha incontrato Lupi pochi giorni fa e ieri, a chi gli chiedeva delle alleanze di Milano, ha confermato questa impostazione, questa apertura.

«Dobbiamo vedere quale è Ncd - ha spiegato - Quella che governa con noi in Lombardia e Liguria o quella romana». Lupi, da parte sua, aveva escluso problemi: «Quello che ci chiedono i milanesi è di fare ripartire la città. Vedremo se Milano potrà essere ancora una volta un laboratorio politico».

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