Cronaca locale

Una mostra e un'asta benefica con i cult di Giorgio Forattini

Ieri sera a Palazzo Crivelli nella Casa d'Aste il Ponte di Milano, in via Pontaccio 12, Nicola Porro e Giovanni Gastel, con Giorgio Forattini, hanno presentato il libro «Il Forattone», Mondadori Editore, un'antologia che raccoglie tutto il lavoro del vignettista scomodo e indipendente che già nel 1974 ha sconvolto l'Italia con l'illustrazione uscita su Paese Sera (la prima che il giornale pubblicava in prima pagina) e che raffigurava Amintore Fanfani come un tappo buttato fuori dalla bottiglia di champagne che celebrava la vittoria dei «No» al referendum sul divorzio: «Il giorno dopo c'era tutta piazza Navona con in mano l'illustrazione» dice Giorgio Forattini, protagonista, proprio in questi giorni, dell'Asta benefica che si terrà i prossimi 1 e 2 dicembre appunto nella Casa d'Aste il Ponte di Milano. Fino a domenica, Palazzo Crivelli, sede de il Ponte, è aperto per vedere l'esposizione delle opere che saranno battute all'asta, ovvero quasi in toto i disegni e le installazioni che erano state create e raccolte nel 2009 a Palazzo Reale per la mostra «Coraggio, Libertà, Sberleffo», l'ultima fino ad ora di Forattini, e che fu ideata e curata dall'amico Gherardo Frassa, conosciuto già nel 1988 in occasione della mostra «La Repubblica di Forattini» che girò l'Italia negli anni Ottanta. Quest' asta nasce proprio per essere un omaggio a Frassa, amico e collaboratore per diverse mostre di Forattini: Gherardo è scomparso nel giugno 2014 dopo una vita dedicata alla fantasia, al colore e all'armonia fra le persone, e Giorgio ha deciso di ricordarlo mettendo in mostra e in vendita, a prezzi accessibili (180-250 euro per un disegno o un'istallazione) e per beneficenza, parte del lavoro che Frassa aveva svolto con lui e per lui. Oltre a ideare e curare le sue mostre, infatti, Frassa, nel suo studio-laboratorio ancora aperto in corso San Gottardo 12, realizzava installazioni e figure in 3d anche per Forattini, lavori che si trovano in questa mostra: come la scultura in poliestere «Pizza Italia», o i cartoncini che rappresentano i politici in varie situazioni, fino ad aver reso oggetti alcuni disegni illustri, come appunto la bottiglia del 1974 del disegno «il tappo è saltato». Restano a lavorare nello studio di Gherardo Frassa i giovani che lui stesso aveva preso in custodia, a cui aveva insegnato il mestiere e che hanno allestito anche questa mostra colorata, animata e ricca di spunti: certamente sulla vita politica e sociale italiana dagli anni Settanta, ma anche sull'amicizia che legò e che lega queste due figure, Frassa e Forattini.

Il ricavato dell'asta andrà al Fai per sostenere il progetto di recupero, restauro e valorizzazione dell'Abbazia di Santa Maria Cerrate di Lecce.

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