La grande arte del maestro veneziano Giovanni Bellini, detto il Giambellino (1433-1516), in mostra a Milano. L’idea è quella già sperimentata l’anno scorso dal museo Poldi Pezzoli con l’esposizione dedicata al Botticelli che in quattro mesi staccò 35mila biglietti: un quadro della collezione permanente a cui vengono affiancati altri capolavori.
E questa volta il capolavoro è la figura del Cristo morto, l’<CF251>Imago pietatis</CF> dipinta nel 1457 e acquistata da Gian Giacomo Poldi Pezzoli nel 1864 e in precedenza passato probabilmente dalla raccolta di Borso D’Este, signore di Ferrara nella seconda metà del Quattrocento. E così “Giovanni Bellini: dall’icona alla storia” aperta da domani al 25 febbraio 2013, riunisce quattro dipinti dedicati a questo tema: all’“Imago Pietatis” del 1457, sono affiancate “Cristo in pietà tra la Vergine e San Giovanni” (1460) dell’Accademia Carrara di Bergamo, “Cristo morto sorretto da due angeli” (1465) del Museo Correr di Venezia, “Cristo morto sorretto da quattro angeli” (1470) del Museo della Città di Rimini.
Un soggetto, quello del Cristo morto, di origine bizantina e quindi portato a Venezia, come testimonia in questa stessa mostra una “Imago Pietatis” risalente a 150 anni prima e conservata a Torcello, isola della laguna veneta.
In mostra anche un’analoga opera di Antonio Vivarini,
maestro dello stesso Bellini e Giovanni d’Alemagna. Completano la mostra le opere di alcuni epigoni con la figura di Cristo che passa dal fondo scuro dell’epoca bizantina ai paesaggi rinascimentali di campi, rocce e città.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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