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In mostra i segreti dei Tarocchi Con le carte di Sforza e Visconti

Inizialmente noto come il gioco dei Tarocchi pare sia apparso per la prima volta su un documento del 1505 e usato in Italia dai ceti più elevati soprattutto nel Ferrarese, dove si conservano ancora oggi molti documenti relativa alla fornitura di mazzi miniati o a stampa, per i membri della famiglia ducale. In Lombardia le carte dei tarocchi miniati di cultura tardo gotica apparvero nelle corti degli Sforza e dei Visconti. Nel 1700 il gioco dei tarocchi era molto diffuso, si trattava di mazzi di carte destinate al gioco delle corti, un gioco raffinato di tipo intellettuale, molto diverso dalle carte usate nelle trattorie o osterie, sanzionati dalla legge. L'aspetto divinatorio lo dobbiamo alla Scuola francese del XVIII secolo. Oggi con la mostra «I tesori nascosti di Brera: Tarocchi del XV secolo» a cura di Paola Gnaccolini, possiamo addentrarci in una percorso ricco di segreti. «I tarocchi Sola Busca e la cultura ermetico alchemica» tra Marche e Veneto alla fine del '500 è una sezione oggetto anche di studio. Nel 2009 il Ministero per i Beni Culturali, esercitando il diritto di prelazione, ha comprato il più antico mazzo di tarocchi italiano completo, il più antico esistente al mondo, noto come Mazzo Sola Busca, dai nomi dei precedenti possessori, gli eredi che portavano questo nome, e lo ha destinato alla Pinacoteca di Brera dove fino al 17 febbraio è possibile ammirare non solo questa importante acquisizione ma anche un gruppo di 48 carte, parte di un prezioso mazzo tardo-gotico detto «Brambilla», realizzato per il Duca di Milano. Se vogliamo meglio approfondire il Sola Busca è composto da 78 carte e 22 e 56 carte dei quattro tradizionali semi italiani (denari, spade, bastoni e coppe). Stiamo parlando di stampe su carta da incisione a bulino, montate anticamente su cartoncino che sono poi state miniate a colori e oro. Mentre l'iconografia dei si discosta da quella più tradizionale dei mazzi Quattrocenteschi, la sequenza del Bagatto arriva fino al Mondo e al Giudizio Universale (Angelo), un percorso di elevazione del giocatore dalle condizioni più legate alla terra fino a Dio. I Tarocchi di Sola Busca offrono una serie di trionfi di guerrieri dell'antichità romana, eroi della storia biblica, legandosi in qualche modo alla tradizione degli uomini illustri che affondavano le proprie radici sulla cultura medioevale: da Petrarca a Boccaccio. Il trionfo della fortuna, il trionfo della morte, la figura di Alessandro Magno, a cui è dedicato nel mazzo il seme di spade. Un catalogo di Skira approfondisce il tema e ci fa capire ciò che si riscontra a livello iconografico ad esempio nel seme di denari da dove parte la scoperta della lavorazione dei metalli. Il 4 di Denari è la terra madre dei metalli e il 5 di Denari, l'elemento maschile che ingravida la terra.

Nelle Coppe si trova il codice alchemico della Biblioteca Laurenziana di Firenze che fa riferimento a un arabo, Morieno. Materiale proveniente dall'Albertina di Vienna, dalle Raccolte del Castello Sforzesco, dai Musei civici di Pesaro, dalla Germania. La mostra è aperta da martedì a domenica fino alle 19.

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