"Multa in autostrada". Ma era sul Sempione

Carabinieri e prefettura ritirano la patente e sanzionano albanese. I vigili: "Strada locale"

"Multa in autostrada". Ma era sul Sempione

Gli hanno ritirato la patente da marzo a luglio perché, a loro dire, nel settembre dell'anno scorso, «era stato sorpreso in flagranza a Parabiago mentre faceva un'inversione a U in autostrada». Se non che nel Comune interessato dall'infrazione un'autostrada non c'è e non c'è mai stata e che l'automobilista in questione - un albanese di 38 anni - era al volante della sua Mercedes lungo la Statale 33 del Sempione. Il giorno dopo i militari della compagnia di Legnano si recano a casa sua e gli restituiscono il documento ritirato 24 ore prima, sottolineando che «è tutto a posto». Sembra finita lì, con un gesto che appare come la doverosa ammissione di uno sbaglio, se non fosse che gli atti nel frattempo l'Arma li ha spediti alla prefettura di Milano. Che a marzo di quest'anno (le lungaggini burocratiche sono un'eccellenza tutta italiana) gli notifica la revoca della patente di guida e una sanzione di 2mila e 400 euro.

L'albanese, che a quel punto è sconcertato ma rammenta benissimo quanto accaduto sei mesi prima, decide di mettersi nelle mani dell'avvocato Luca Aliprandi del foro di Busto Arsizio. Non fosse altro - tra una patente ritirata e poi restituita, la comunicazione di un nuovo ritiro e una multa non proprio irrisoria - per capirci qualcosa. Il legale fa immediatamente ricorso alla prefettura ed è così che scopre che per i funzionari meneghini di palazzo Diotti la Strada Statale 33 del Sempione è equiparata a una superstrada, cioè a una «strada a scorrimento veloce».

In tutto questo però c'è quella che potremmo definire una svista, seppur di dimensioni ciclopiche. Il provvedimento prefettizio infatti non viene supportato da alcun parere del comune dove sarebbe stata commessa l'infrazione: insomma, la polizia locale di Parabiago, che ha competenza sul territorio, come classifica la Statale del Sempione?

Come spiega un articolo apparso venerdì sul settimanale Libera Stampa l'Altomilanese il giudice di pace di Legnano Monica Borsa, ha annullato i provvedimenti contro l'albanese, restituendogli la patente: è

stato con palpabile imbarazzo, infatti, che i vigili, mostrando una delibera comunale del 2012, hanno ammesso che per loro la Ss 33 non è una superstrada e (tanto meno) un'autostrada, bensì, una qualunque «strada locale».

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