Musi lunghi in consiglio comunale. Solo in due tornano vittoriosi dal giro elettorale, entrambi nelle file del centrodestra: Riccardo De Corato che, seppur fuori dal Parlamento, si conquista un posto in Regione, e Giulio Gallera, che va al Pirellone dopo «l'assaggio» pre voto. I due consiglieri manterranno comunque anche il posto a Palazzo Marino.
Per il resto nulla cambia: nessun eletto fra i 9 candidati al Parlamento (oltre a De Corato, Marilisa D'Amico del Pd al Senato e alla Camera Patrizia Quartieri di Sel, Manfredi Palmeri di Fli, Fabrizio De Pasquale per Mir, Alan Rizzi e Andrea Mascaretti del Pdl, Alessandro Morelli e Igor Iezzi della Lega). Silurati anche Luigi Pagliuca del Pdl, e Raffaele Grassi di Idv, candidati alla Regione.
C'è chi la prende sportivamente («Sono giovane, ci riproverò» commenta Alessandro Morelli) e chi invece se la prende e ne fa una questione di principio.
È il caso di Marilisa D'Amico del Pd che, pur non volendo sollevare un polverone sulla sconfitta, ci tiene a mettere le cose in chiaro. Lei, che alle primarie del Pd ha fatto il pieno di voti (oltre 2.200 consensi) è stata inserita solo al 12esimo posto per la candidatura romana. «Avevo davanti a me persone con meno preferenze di me o che non si erano nemmeno presentate alle primarie» contesta. La consigliera proseguirà la sua battaglia a favore dei diritti delle donne dai banchi di Palazzo Marino, ma non nasconde l'amarezza per il metodo adottato all'interno del suo partito per gestire le liste da presentare a Parlamento e Senato. «Gli innesti nazionali - puntualizza - hanno annacquato il valore delle primarie. È necessario che il Pd resti coerente con i criteri delle primarie, anche per rispetto ai cittadini. Se le regole ci sono, devono anche essere rispettate».
Il post elezioni porta strascichi anche in aula. A ricordare la vittoria-non vittoria del Pd è Pietro Tatarella (Pdl) che si presenta a Palazzo Marino con un giaguaro di peluche «per ricordare al Pd che, dopo la campagna elettorale, è il caso di tornare a lavorare e smettere di smacchiare i giaguari». Dall'aula comunale spariscono anche Bruno Tabacci, ufficialmente alla Camera, e Lucia Castellano, in Regione. Resta con il cerino in mano Maria Grazia Guida che si era dimessa per correre per il Parlamento. Sono attese per la prossima settimana le prime indicazioni su eventuali cambiamenti in giunta, con l'ipotesi del conferimento di deleghe al capogruppo del Pd Carmela Rozza. Sfuma l'idea di dare l'assessorato al Bilancio di Tabacci (ora in mano al sindaco) a Davide Corritore.
Riccardo De Corato si prepara al doppio incarico locale. Pensando al Pirellone lo stuzzica perfino l'idea di un assessorato. «Sono un jolly, posso fare di tutto» commenta lui, forte degli anni a Roma e al Comune di Milano. «Con la Lega in Regione sarà come tornare ai tempi di Formentini» commenta.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.