Biciclettata contro la violenza e la discriminazione delle donne, con partenza dalla «moschea» di Cascina Gobba e arrivo a Palestro. Ieri la seconda edizione di «Biciclettiamo», iniziativa fissata simbolicamente a ridosso della giornata internazionale della donna, e organizzata dal «Progetto Aisha» del Caim, il Coordinamento delle associazioni islamiche di Milano e Monza e Brianza. Il progetto Aisha, come hanno ricordato i promotori, è nato un anno fa da un gruppo di musulmane, «con il fine di contrastare la violenza e la discriminazione contro le donne».
Grandi reazioni aveva suscitato l'anno scorso il leader della moschea di Segrate, Abu Shwaima, che aveva spiegato la sua idea: «È più decoroso e di rispetto per una donna che non vada in bicicletta» aveva detto.
«Biciclettiamo» - si legge - è un'iniziativa «già realizzata con successo lo scorso anno a pochi giorni dal lancio del Progetto Aisha», e «vuole promuovere la libertà, la parità di diritti e il benessere psicofisico della donna e ricordare che tutte le donne sono uguali in quanto donne a prescindere da cultura, religione, etnia, classe sociale e scelte di vita». La biciclettata è partita alle 14 dalla moschea Mariam in via Padova 366, eletta ormai a sede prediletta del Caim. Alla passeggiata ha partecipato anche la consigliera comunale Sumaya Abdel Qader, eletta nelle liste del Pd. E numerose sono le realtà che hanno aderito: fra queste l'Associazione donne musulmane d'Italia, l'Unione mamme musulmane italiane, i Giovani Musulmani d'Italia e tanti altri.
Il Comune di Milano, attraverso il servizio di bike sharing BikeMi, ha messo a disposizione le biciclette usate dalla partecipanti. Ed è stata attivata la piatta forma di prenotazioni sulla pagina facebook del Progetto Aisha. Anche il municipio 3 ha patrocinato l'evento e la presidente Caterina Antola ha partecipato personalmente.
