"Navigli, diciamo no. È un finto progetto, non c'è la riapertura"

Il consigliere regionale della Lega spiega: «Il Comune vuole solo scoperchiarne tratti»

"Navigli, diciamo no. È un finto progetto, non c'è la riapertura"

Gianmarco Senna, consigliere regionale della Lega, martedì il gruppo insieme a Fi ha bocciato l'emendamento che stanziava 50 milioni di euro per il 2019-21 per finanziare il progetto di riapertura dei Navigli a Milano. Il segretario Matteo Salvini domenica si era detto assolutamente favorevole alla riapertura dei canali, posizione che ha da sempre. Il partito ha un posizione schizofrenica sul progetto?

«Assolutamente no. La nostra posizione è molto più coerente di quanto non sembri. Alessandro Morelli, deputato milanese della Lega ha riassunto bene: si tratta di realizzare cinque pozze spacciandole per Navigli».

Quindi?

«Noi non siamo contro il progetto di riapertura dei Navigli, ma contro il progetto proposto ora dall'amministrazione Sala di riaprire solo cinque tratti dei canali. Siamo a favore del progetto votato dai milanesi con il referendum del 2011, lo stesso progetto che proprio Matteo Salvini ha presentato nel 2017 in Darsena. Quello del Comune è una mistificazione, e noi con questo progetto non ci stiamo».

Il sindaco di Milano Beppe Sala più di una volta ha ribadito che la riapertura dei cinque tratti rappresenterebbe solo la prima fase del progetto più ampio...

«Non c'è niente di più permanente del provvisorio, almeno in Italia. Non ci fidiamo del fatto che dopo questa prima fase ce ne possa essere una seconda. Chi lo garantisce? Non certo i progetti delle giunta di centrosinistra...».

In che senso?

«Che progetti ci ha lasciato l'amministrazione Pisapia per Milano? Non certo City Life o Porta Nuova che loro però hanno inaugurato in pompa magna, nonostante fossero i primi a essersi schierati contro all'epoca di Letizia Moratti. Uguale il bike sharing. E le periferie? Non m i pare che siano state riqualificate».

Tradotto?

«Non ci fidiamo delle amministrazioni di centrosinistra. Basta vedere come è finita la partita su Ema...».

Regione Lombardia ha avviato sotto la giunta Maroni e ora sta andando avanti, con Palazzo Marino, l'iter per la candidatura delle vie d'acqua lombarde a patrimonio mondiale dell'umanità. La collaborazione con il Comune su questo fronte dovrebbe fungere anche da garanzia della volontà politica di Sala di portare avanti il progetto nella sua interezza, cioè della riapertura complessiva dei Navigli.

«Infatti, per noi la questione è molto chiara: siamo a favore della complessiva riapertura di tutti i canali lombardi e contrari al progettino dell'amministrazione».

Il presidente della Regione Attilio Fontana ieri ha ribadito che il rapporto con il sindaco di Milano non è mai stato così buono e che l'atteggiamento è di costruire insieme il progetto..

«Il consiglio è sovrano e con il presidente Fontana il dialogo è continuo, ma fa parte della politica portare avanti delle trattative, mediare per

conciliare le esigenze di tutti. Certo è che noi ascoltiamo il territorio, siamo stati eletti e portiamo avanti le istanze dei cittadini, dei municipi, di chi vive in città. In Lega, che è ancora un partito, funziona così».

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