Nelle vie e nelle scuole oltre 100 spettacoli, eventi e incontri

Nelle vie e nelle scuole oltre 100 spettacoli, eventi e incontri

Acrobati e saltimbanchi erano nati già nel 2040 a.C, almeno stando ai graffiti rinvenuti in Egitto nella tomba del faraone Ben Hassani. Che giocolieri e clown siano ancora sulla cresta dell'onda anche dopo quattromila anni è dimostrato dal Milano Clown Festival che giunge alla sua ottava edizione e si svolgerà da domani a sabato in vari luoghi della città. Oltre settanta artisti di strada provenienti da tutto il mondo impegnati in oltre 100 appuntamenti tra spettacoli, eventi speciali, concerti, incontri. Si parte il 13 già alle 11 di mattina alla Casa della Carità, via Brambilla 10, fondata e diretta da Don Virginio Colmegna per dare ospitalità a persone disagiate: la giornata sarà in onore di Alejandro Jodorowsky, il poeta e attore che ha ispirato quest'edizione del Milano Clown Festival con la sua idea di armonia di vita da cercare sempre in noi.
I migliori artisti del Festival offriranno una prima visione dei propri spettacoli a pubblico e scuole. Si prosegue con la Grande Parata di via Padova, con in testa l'artefice e organizzatore del Festival, Maurizio Accattato, clown Morris in arte, anche insegnante della Scuola di Arti circensi e teatrali di Milano (che promuove il Festival) e fondatore dei Pic, la sua compagnia di clown. Dopo lo spettacolo (alle 17.30 al Teatro Verdi) di Patrizia Horvath ispirato a Jodorowsky, la sera si conclude al Circo-Pic (presso il parcheggio Gioia Pirelli) per la proiezione del film di Jodo «La Montagna Sacra».
Da segnalare durante il Festival la presenza di compagnie da tutto il mondo (come i funambolici attori e mimi «Donai & Olesen», italiani, o i francesi «Fracasse de 12», fino ai statunitensi «The Kominas» che da New York arrivano a Milano per uno spettacolo pakistano-americano-desi punk rock) e la varietà dei luoghi toccati (ben 17), da Piazza del Duomo, al Quartiere Isola fino a Cinisello Balsamo. Il Milano Clown Festival coinvolgerà un numero di persone ampio e vario, ne è un esempio che anche i bambini (5-12 anni) saranno chiamati a premiare, armati di una schedina personale. Importante il sostegno del Comune di Milano, che devolve al Festival 20mila euro (sui 200mila impiegati per il Carnevale in città) «esattamente come l'anno scorso, e non tagliare oggi significa aumentare -dice Antonio Calbi, direttore del settore Spettacolo del Comune- perché Milano ha bisogno di “invasioni“ nei quartieri della città di questo tipo».
E d'invasione vera e propria oggi si può parlare dato che è già stata approvata la nuova legge per «giocolieri, mimi, equilibristi, fachiri, statue viventi, scultori di palloncini, truccatori di bambini e cartomanti»: potranno raccogliere libere offerte senza più pagare la tassa di occupazione.
«Si tratta di un cambiamento che facilita la maggiore diffusione del teatro di strada» dice Morris. «È un'arte che tratta temi nuovi al giorno d'oggi -conclude Calbi- più fantasiosi, che scaldano Milano».


Che sia vero? Quello che è certo è che se i milanesi si impegnano in qualcosa, la fanno bene: il Carnevale di Venezia ha già prenotato per due anni, a partire dall'edizione in corso, la presenza dei Pic alla grande festa lagunare.

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