Cronaca locale

Neonato abbandonato sul ciglio della strada Ora si cerca la madre

Il piccolo, forse straniero, era vestito e avvolto in una coperta Una coppia di anziani ha trovato il piccolo e dato l'allarme

Neonato abbandonato sul ciglio della strada Ora si cerca la madre

Un fagottino abbandonato sul ciglio della strada, come nelle favole, solo che dentro c'era un bimbo vero, anzi un neonato «Massimo una settimana» hanno sentenziato i medici. Lasciato con un certa cura a fianco di una vettura parcheggiata affinché i proprietari, una volta tornati, lo vedessero e lanciassero l'allarme. Come effettivamente è avvenuto. Adesso è caccia alla mamma, avendo come primo indizio la carnagione olivastra del piccolo, che lo indica come straniero.

La scoperta è stata fatta ieri verso le 14 da una coppia di sessantenni di Cormano e che cura un orto in via Prealpi a ridosso dell'autostrada per Torino. Marito e moglie erano arrivati verso mezzogiorno, avevano lasciato la loro vettura sullo sterrato, sbrigato i loro lavoretti e al ritorno la sorpresa. Il piccolo indossava una tutina, era avvolto in una coperta e quindi adagiato su un telo di plastica per isolarlo dal terreno. Abbandonato dunque con una certa «cura» per esporlo al minimo rischio. Certi anche che i proprietari della macchina sarebbero tornati in un tempo ragionevole.

La coppia ha lanciato l'allarme facendo intervenire un equipaggio della compagnia di Sesto San Giovanni e un'ambulanza del 118. Immediata la corsa a Niguarda e altrettanto immediato ricovero in terapia intensiva. Ma è una semplice precauzione, il bimbo, nato circa una settimana fa, appare in discrete condizioni di salute, solo appena un po' infreddolito. Poche le indicazioni sulla sua origine. La pelle è olivastra, per cui si pensa a uno straniero, ma per il momento non si può azzardare molto di più: forse sud americano, forse magrebino, forse mediorientale.. Spetterà dunque alle indagini individuare la madre, ed eventualmente padre o altri parenti stretti, che l'abbiano deposto a terra, facendo scattare una inevitabile denuncia per abbandono di minore.

Da Niguarda comunque il primo dato certo: il piccolo non è stato partorito in ospedale. Manca infatti la punturina sul piede con cui i medici fanno il primo prelievo di sangue per sviluppare poi tutta una serie di analisi sulle condizioni del neonato. Dunque nato in casa. Poi si procederà con i consueti accertamenti. Innanzitutto il giro degli ospedali, per verificare se una donna si sia fatta ricoverare per le conseguenze di un parto. Poi il solito «porta a porta» nelle comunità straniere della zona. Con ogni probabilità infatti i genitori non devono abitare molto lontano dal luogo del ritrovamento. Infine gli accertamenti tecnici a partire dall'esame delle tracce lasciate dalle vetture che hanno raggiunto l'area, nella speranza di individuare tipo e modello di quella usata dai genitori del bimbo. Poi la verifica sui telefoni agganciati dalla cella sopra via Prealpi.

La strada priva di telecamere, ma allargando il perimetro delle ricerche i carabinieri sperano di individuare quella che ha ripreso una figura con un fagotto sospetto in braccio.

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