I milanesi possono dormire sonni tranquilli, e pure i lombardi che sono in ottime mani. Questo i messaggio che il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera hanno voluto diffondere, dopo l'allarme generato dalla coppia di turisti cinesi risultati contagiati dal corona virus e ricoverati allo Spallanzani di Roma. Se fino a due giorni fa sembrava che il gruppo di turisti cinesi, compresa la coppia contagiata, sbarcati a Malpensa fosse transitato a anche da Milano, ieri il Ministero della Salute ha inviato un nota per precisare che il gruppo non ha avuto alcun contatto con la nostra città. In sostanza non ha visitato Milano nè alloggiato in alcun albergo. Il primo sospiro di sollievo. «Questo - ha detto Fontana - ci tranquillizza nel senso che gli stessi non hanno avuto alcun tipo di contatto con la nostra regione perché appena arrivati in aeroporto si sono trasferiti a Verona». L'assessore al Welfare Gallera ha inoltre precisato che dei 33 soggetti valutati come sospetti in Lombardia 28 sono certamente negativi e cinque sono ancora in corso di valutazione. Sono tre i laboratori in regione che hanno la possibilità di effettuare un test che darà risultati in sole 3 ore ovvero l'università Statale e gli ospedali Sacco e San Matteo di Pavia.
La psicosi contro i cinesi per la paura della diffusione del corona virus è dunque priva di fondamento scientifico e va evitata. «La discriminazione solo perché una persona è cinese è assolutamente da evitare - spiega ancora l'assessore - si crea un clima che non ha nessuna rispondenza da un punto di vista scientifico e non è corretto nella gestione tranquilla delle nostre comunità. Se ci saranno indicazioni diverse da parte della scienza ne prenderemo atto, ma non ci sono motivi per non mandare a scuola per bimbi cinesi o i ragazzi all'università» ha sottolineato. Inoltre «non sono previsti screening di massa».
Ci sono delle precauzioni, con un fondamento scientifico, che ha senso usare se si frequentano luoghi affollati? «Nessuno in particolare se non le comuni norme igieniche per l'influenza come lavarsi con cura le mani, usare fazzoletti di carta e non di stoffa, ma non ci sono alcune indicazioni al momento come restrizioni a frequentare la collettività anche perchè «tutti i passeggeri che arrivano dalla Cina vengono sottoposti a screening a bordo dal personale medico lombardo, sotto la direzione e il coordinamento dell'Usmaf, l'Ufficio di sanità marittima aerea e ferroviaria. I cittadini stranieri che vivono qui, nel caso in cui si manifestassero difficoltà respiratorie, febbre o tosse sono invitati a contattare il proprio medico di base o il numero per le emergenze urgenze.
«La macchina sanitaria regionale ha dimostrato di funzionare con grande efficienza - sottolinea Gallera - muovendosi nel pieno rispetto di protocolli e linee guida nazionali e internazionali. Anche questo messaggio deve dare sicurezza e tranquillità. Sappiamo come agire e lo stiamo facendo con professionalità totale».
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