Cronaca locale

«Il no all’esercito ha fatto esplodere la criminalità»

«Il no all’esercito ha fatto esplodere la criminalità»

L’ultima novità milanese in tema di sicurezza sono le zone senza polizia e carabinieri. Se infatti si passa per via Cagliero, all’angolo con via Stefini, si scopre che alcuni ignoti hanno deciso di segnalare quest’ultima innovazione della Milano del vento che è cambiato con tanto di bombolette spray. Hanno usato le strisce pedonali per informare la cittadinanza di questa poco rassicurante novità arrivata dopo l’ondata arancione della città: sul bianco che indica dove si può attraversare senza pericolo si legge da due giorni «free zone, no polizia no carabinieri» con tanto di frecce. Lingua straniera e segni per non lasciare nel dubbio qualche straniero di passaggio. E su un muro dell’edificio d’angolo «zona franca mafia libera«. Così giusto per precisare, se uno non avesse notato l’avviso sulle strisce pedonali.
Nella zona 2 dunque pare che oltre alla stazione Centrale ci siano altri luoghi in cui non si può più essere tanto tranquilli. E quella di via Cagliero era già sotto la lente di alcuni politici locali proprio per la mancanza di sicurezza della zona.
La Lega Nord del consiglio di zona aveva infatti chiesto l’installazione di telecamere per limitare il degrado e la criminalità nella zona di via Cagliero già nove mesi fa, ma senza ottenere grande attenzione da parte dell’Amministrazione. Da quelle parti sembra invece che ci sia stata una nuova ondata di libertà varie, fra cui quella di occupare gli spazi senza permesso o l’istituzione delle zone franche: dieci giorni fa si è realizzata una «riappropriazione di beni» con l’occupazione abusiva di uno stabile di via Arbe e la creazione dell’Officina dei beni comuni, dove a detta degli organizzatori del nuovo centro aggregativo si penseranno nuove iniziative del genere in altri luoghi della città. Poco distante invece altri hanno deciso che era ora di inserire nella mappa milanese anche un posto in cui non si vedono le forze dell’ordine. La stazione Centrale nel frattempo è tornata anch’essa più «libera» come segnalato dai leghisti: «Da quando il sindaco Pisapia non ha più richiesto i pattugliamenti misti tra esercito e forze dell’ordine, la Stazione Centrale è soggetta all’aumento del fenomeno della microcriminalità e al degrado – ha dichiarato Samuele Piscina, capogruppo delle camicie verdi della seconda circoscrizione – inoltre si sottolinea l’esplicita volontà da parte di assessore e Sindaco di non disporre più il pattugliamento fisso da parte della polizia locale presso la Galleria delle Carrozze e all’interno della stazione della metropolitana».
La stessa amministrazione della zona 2, lamenta Piscina, non sembra sensibile al problema sicurezza: «La maggioranza ha inoltre dimostrato, sia in seduta di Consiglio sia durante la commissione Coesione sociale, Inclusione e Sicurezza un certo compiacimento nei riguardi delle occupazioni abusive di Via Padova e Via Arbe, fomentando in questo modo la violazione delle proprietà private da parte degli antagonisti tanto cari al sindaco – polemizza Piscina -. Ora la nostra circoscrizione è una delle più soggette agli atti di criminalità, ma il gruppo consiliare Lega Nord si trova nella situazione di dover interloquire direttamente con le forze dell’ordine, senza la speranza di un appoggio da parte del Consiglio di Zona 2». Al di là delle polemiche politiche restala certezza di un aumento preoccupante di episodi di microcriminalità in ziona.

Un aumento che fa paura ai residenti che si sentono di nuovo abbandonati a loro stessi.

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