Spende 70 euro per comprarsi gli abiti da sacerdote e sottrarsi al pagamento del ticket per entrare in Duomo. Un ragazzo di 19 anni ha finto di essere un prete, ma - data la giovane età - alle domande degli stupiti controllori all'ingresso, ha spiegato di essere un seminarista in un monastero calabrese. Non gli hanno creduto. Così ha cambiato strada. Storia diversa, identica bugia. Non più credibile dell'altra, ahilui. Così ha corretto il tiro sostenendo di essere un prete ortodosso e, per avvalorare la genuinità delle sue fandonie, ha citato il nome di due «colleghi» preti. A nulla è valsa la virata trasformista alla Fregoli della fede. Qualcuno fra i controllori, qualche minuto prima della sceneggiata, aveva visto il giovane cambiarsi d'abito proprio nei pressi della cattedrale. Una volta indossata la camicia nera con taglio clergy, il ragazzo si è avviato all'entrata riservata a clero e fedeli e ha fatto finta di niente. Il timore del terrorismo ha spinto a controlli più capillari ma nella rete è finito un mitomane. Nessun timore e nessun attentatore.
La bravata però è costata cara al giovane che si è portato a casa una denuncia a piede libero per procurato allarme, truffa e usurpazione di titoli e onori. Sequestrati invece gli abiti da sacerdote che aveva comprato in un negozio del centro poco prima del tentato ingresso in Duomo. Con due euro di ticket si sarebbe evitato tutte queste noie.
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