«Non sarò l'anti-Rozza se segue la scia di Granelli»

Mazzali, delegato del sindaco sulle Periferie: «Preferivo l'ex assessore alla Sicurezza, vedremo»

Chiara Campo

É abituato ad anticipare le battute, anche quando lo riguardano. «Ditelo: sì però il delegato alle periferie abita al Municipio 1» ha scritto l'ex capogruppo di Sel in Comune, Mirko Mazzali, dopo che Beppe Sala domenica lo ha nominato delegato del sindaco per affrontare i problemi dei quartieri più difficili. Ma sarà anche presidente del consiglio del Municipio 1. Tanto per non perdere il contatto con il suo centro, appunto.

Mazzali, giuri che da tifoso sfegatato della Fiorentina si occuperà anche di Baggio, anche se quel nome lì ricorda uno che tradì i viola per la Juventus...

«Prometto, anzi mi concentrerò molto su via Baggio. Scherzi a parte, 5 anni fa ho deciso di impiegare del tempo per la città e sono stato consigliere, ora Sala mi ha invitato a dargli una mano sulle periferie e vedremo insieme cosa dovrò fare nel dettaglio. Mi immagino di poter essere il suo orecchio, non solo per recepire i problemi dei territori ma anche per far arrivare con una voce più forte di quanto possa fare il singolo cittadino il messaggio a chi li deve risolvere, a lui e agli assessori che hanno delle deleghe specifiche».

Ecco, SiniostraxMilano con cui si è candidato ha fatto subito una nota augurandosi che il neo assessore alla Sicurezza Carmela Rozza «non cada in proclami militareschi o demagogici». Avete paura che diventi uno «sceriffo»?

«Credo di avere molto rispetto dei ruoli, non farò l'anti-Rozza, non mi interessa innescare un match Rozza-Mazzali. Ma se non mi andranno alcune cose dal punto di vista politico, lo esprimerò. Diciamo che io mi sento molto più vicino al modo di amministrare la Sicurezza dell'ex assessore Marco Granelli, che ha sempre difeso la legalità ma anche 'inclusione. Se l suo metodo della Rozza continuerà su quel solco, sarà una mia alleata. Dipende da lei, non da me».

Il centrosinistra ha perso 5 presidenze di Municipi su 9, le periferie hanno voluto lanciare un segnale di insoddisfazione dopo 5 anni di giunta Pisapia?

«Si può sempre fare di più, ma se si analizzano bene i risultati si può vedere che per rivincere bastava riconfermare l'alleanza del 2011, con la sinistra radicale. Invece ci siamo presentati divisi e ne ha tratto vantaggio il centrodestra. Sicuramente si può lavorare di più, farsi vedere molto più in giro, ma poi bisogna risolvere i problemi non bastano le operazioni di immagine. Io sentirò i residenti, le associazioni, a volte il cambio di linea di un tram o una strada con poca luce bastano a creare un enorme scontento».

E da presidente del consiglio in Zona 1 che contributo

potrà dare?

«Abbiamo cambiato il regolamento per creare i Municipi, ora serve che qualcuno si faccia valere per far sì che alle mini-giunte vengano dati reali poteri, personale e disponibilità economiche. Farò la mia parte».

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