Non solo tradizioni gastronomiche

Un luogo privilegiato che insegna a scoprire il cibo e le mille virtù nascoste dietro un sapore

Che cosa c'è di più stimolante, sia per la fantasia, sia per il palato, che organizzare una festa di compleanno, un addio al nubilato o al celibato condividendo, con amici e parenti, la preparazione e degustazione finale di una cena, in un ambiente «segreto» e di gran classe? «Cavoli a merenda» coniuga lo stile raffinato della sala con camino inserita in un palazzo settecentesco di Corso Magenta 66 e il desiderio di scoprire i segreti dei piatti succulenti, sotto la guida di uno esperto chef.

«Il nostro ristorante, aperto sia per pranzi sia per cene private (su prenotazione) - spiega la padrona di casa Vanessa Viscardi - conta 18 coperti e ogni settimana si cambia menu. La nostra location è davvero unica e abbiamo predisposto gli spazi anche per organizzare serate tra amici consacrate alla cucina e alla preparazione dei piatti che poi saranno consumati dagli stessi chef amatoriali».

«Cavoli a Merenda» organizza veri corsi di cucina, con un'importante valenza gastronomica, ma anche sociologica: «In effetti - aggiunge Vanessa - partecipare a un corso di cucina è una splendida occasione per socializzare e scambiare esperienze e culture diverse». Il tema del cibo scelto per Expo 2015 la dice lunga: «Senza dubbio, Expo porterà a Milano molti turisti, soprattutto stranieri, e così avremo più richieste, ma essendo la città meneghina sempre ricca di eventi e di attività, non ci mancheranno di certo le opportunità di organizzare corsi di cucina non solo per gli italiani, ma anche per australiani, americani, tartari, e molti altri. Insomma, i nostri corsi sono momenti importanti di scambi culturali e non solo di tradizioni gastronomiche».

«Cavoli a merenda» interpreta il cibo come piacere, gioia, condivisione, cultura, benessere del corpo e della mente. Non a caso, gli chef, che sfruttano la stagionalità degli ingredienti, lavorano sotto la sorveglianza della nutrizionista K.

Kurz, affiancata dal sommelier Marco Longagnani, al quale «Cavoli a Merenda» deve una carta vini con vere chicche per intenditori: «Far da mangiare in questo luogo privilegiato insegna a scoprire il cibo e le mille virtù che si nascondono dietro un sapore, ma anche a intraprendere un appassionante viaggio verso la conoscenza dei mondi degli altri condividendo l'amore per la cucina e non solo», conclude Vanessa. Si può scrivere a info@cavoliamerenda.eu o visitare il sito www.cavoliamerenda.eu

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