Si guarda, spesso, con nostalgia, agli attori cinematografici del passato, soprattutto comici, paragonandoli a quelli dei nostri giorni. È indubbio ci passi un abisso. Gente del calibro di Totò, Eduardo e Peppino De Filippo, Gassman, De Sica, Tognazzi, Manfredi, Dapporto, Rascel, Fabrizi, Sordi, solo per citarne alcuni, non nasce tutti i giorni. Ebbene, che cosa hanno in comune questi monumenti? Che hanno esordito in teatro. Ognuno di loro ha calcato, per più o meno tempo, il palcoscenico dei principali teatri italiani, dove si è formato, è cresciuto, ha imparato a recitare dal vivo, portandosi in dote un tesoro poi fatto fruttare sul grande schermo. Grandi attori non ci si improvvisa. Occorre fare gavetta, sudare, affrontare il pubblico ogni sera, rimettendosi in gioco, mandare giù anche gli insuccessi sui quali costruire i successi. Adesso, fanno una trasmissione televisiva e pensano di poter andare sul grande schermo. Postano qualche filmato in Internet e gli affidano un ruolo di protagonista al cinema. Con risultati sotto gli occhi di tutti. Esordire a teatro invece, è davvero una palestra di vita per allenarsi e crescere artisticamente.
Tanto è vero che, alcune volte, chi fa il cammino contrario, passando dalla settima arte al palcoscenico teatrale, non sempre ottiene i risultati sperati. Anche perché il pubblico che siede in platea è competente, negli hanno ha visto recitare il meglio degli attori e attrici italiani. E sa giudicare.V.Per
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