Nubifragio colpisce Milano E in tre ore la città va in tilt

Esonda il Lambro, strade bloccate e guasti al metrò Evacuate la sala d'attesa del Policlinico e due scuole

Cristina Bassi

L'ondata di maltempo era prevista. Certo, la quantità di pioggia caduta ieri è stata da record: in sole tre ore ben novanta litri per metro quadrato, cioè l'acqua che sarebbe dovuta arrivare nell'intero mese di maggio. Ma il bollettino di guerra, per tre ore appunto di precipitazioni anche intense, è ancora più da primato. Auto come barche con l'acqua oltre le gomme, allagamenti dal centro alla periferia, strade chiuse, scuole evacuate, metropolitane e treni bloccati, traffico nel delirio, alberi caduti.

Una mattinata da incubo. Il liceo Severi è stato evacuato come la scuola di via Mauri. Qui l'acqua pioveva dal soffitto e sono intervenuti i Vigili del fuoco, che hanno fatto uscire 500 studenti. Guasti alle ferrovie, con treni da e per Cadorna fermi. Interrotta la M5 in un lungo tratto, coinvolti anche i Malpensa Express, con cancellazioni e ritardi. Tra le decine di interventi, i pompieri sono stati chiamati pure per l'allagamento al comando della polizia locale di piazza Beccaria. Moltissime strade sono state chiuse, perché invase dalla pioggia. Da largo Corsia dei Servi a via Bertani, da via Vittorini a via Lombroso a viale Luigi Sturzo a via Milton, dove due anziani sono rimasti bloccati in auto. Ancora: via dei Missaglia, viale Campania, via Gentile Bellini, dove sono caduti due alberi, Ponte Lambro. Un altro albero ha tranciato un cavo elettrico in via Nievo. Chiusi i sottopassaggi di via Lombroso e via Pompeo Leoni, traffico fermo in via Camaldoli, via Corelli e via Vittorini. La bomba d'acqua ha mandato in tilt i semafori e molte attività commerciali, sommerse come le numerose cantine, hanno dovuto chiudere. La sala d'aspetto del Policlinico è stata sgomberata sempre per allagamento.

Lambro e Seveso, sorvegliati costantemente da Comune e Protezione civile, sono esondati. Più precisamente, spiega la Regione: sono rimasti sotto la soglia critica, ma i tombini intasati e la rete fognaria insufficiente hanno causato l'esplosione d'acqua nelle strade. Il nubifragio di ieri potrebbe ripetersi: l'allerta meteo resta alta. Le previsioni infatti parlano di una settimana instabile, ci saranno altri temporali. Le precipitazioni continueranno fino al 2 giugno. Insieme al maltempo è scoppiato anche lo scontro politico. La polemica riguarda in particolare i fondi per le Vie d'Acqua Expo - realizzate in piccola parte - e la promessa di Giuliano Pisapia e Giuseppe Sala di destinarli alla messa in sicurezza dei fiumi a rischio. Alla fine però sono stati dirottati per colmare il «buco» di Padiglione Italia. Regione (con l'assessorato Difesa del suolo) e Palazzo Marino stanno comunque collaborando alla realizzazione di quattro «vasche di laminazione», che dovranno contenere il Seveso in luoghi di raccolta fuori dalla città.

I lavori della prima, a Senago, partono a luglio grazie a 10 milioni dal Pirellone e 20 dal Comune. Per le altre, in fase progettuale, il governo ha risposto alle richieste della Regione stanziando ulteriori 112 milioni.

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