Nuova città della salute La sfida Milano-Sesto su tempi, costi e politica

Nuova città della salute La sfida Milano-Sesto  su tempi, costi e politica

La sede più quotata è quella di Sesto San Giovanni, non c’è dubbio. Ma non si sa mai, non si escludono colpi di scena. Nell’arco delle prossime due settimane si conoscerà il nome di chi ospiterà la futura cittadella della salute e in lizza ci sono l’ex area Falck di Sesto e la caserma Perrucchetti. Una sfida all’ultimo sangue, giocata sui pro e sui contro di una e dell’altra ipotesi. Il tavolo dei tecnici (di regione, Comune di Milano, Comune di Sesto, del Besta e dell’istituto Tumori) sono al lavoro per soppesare ogni caratteristica: accessibilità dell’area, tempi di bonifica, vicinanza con altri ospedali.
Per avere il mano tutti gli elementi per decidere, il presidente lombardo Roberto Formigoni ha inviato una lettera di sollecito sia al sindaco Giorgio Oldrini di Sesto San Giovanni sia al sindaco Giuliano Pisapia (e all’assessore all’Urbanistica Lucia De Cesaris). Un testo di poche righe in cui si chiede di fornire, entro domani, tutto il materiale necessario ai tecnici per formulare il verdetto. Tra le incognite ancora da sciogliere c’è ad esempio la disponibilità da parte del ministero della Difesa a concedere gratuitamente i 260 metri quadrati della caserma milanese. E si chiedono anche chiarimenti sui tempi e le modalità della bonifica alla Perrucchetti: l’area andrebbe infatti ripulita da eventuali residui bellici, frutto di anni ed anni di esercitazioni militari.
A Oldrini invece Formigoni chiede informazioni sulle tempistiche della bonifica. In realtà, a prescindere dalla cittadella della salute, la giunta lombarda ha già dato il via libera per ripulire i terreni, a 16 anni dalla cessazione delle attività delle acciaierie Falck. E, anche se i lavori saranno piuttosto impegnativi, non dovrebbero esserci intoppi. Dopo l’ok del ministero dell’Ambiente, il proprietario dell’area è obbligato per legge a provvedere alla bonifica, purificando i 210 metri quadrati necessari alla costruzione del polo sanitario.
Un altro spareggio tra le due aree riguarda la voce “infrastrutture“. Sesto è collegata da metrò 1 (fermata Sesto), da 4 linee di superficie, treni, tangenziali e prossimamente sarà raggiunta anche dal metrò 5. La caserma Perrucchetti invece è nel cuore della rete dei mezzi urbani, anche se la fermata del metrò (Inganni, linea 1) è a 500 metri.
I tecnici stanno anche valutando la vicinanza con altri ospedali, per creare una rete sanitaria con un senso. L’area Falck è vicina all’ospedale di Sesto, al Bassini di Cinisello, alla Multimedica e al Cto. Ma la Perrucchetti è in zona San Carlo, uno dei colossi ospedalieri più grossi di Milano.
Insomma, se si dovesse fare una valutazione provvisoria, si potrebbe dire che Sesto ha più numeri a suo favore rispetto alla Perrucchetti.

Tuttavia bisognerà tener conto anche del clima politico: costruire la cittadella a Sesto vorrebbe dire portarla al di fuori dei confini milanesi. Più questione d’immagine che altro, ma sulla carta il capoluogo lombardo perderebbe due ospedali tra i più importanti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica