Cronaca locale

Nuove stelle in cucina A Milano pure un triplete

Enrico Bartolini (Mudec) premiato tre volte Titolo record a Lo Basso in piazza Duomo

Mimmo di Marzio

Milano (e la Lombardia) si conferma capitale di stelle, almeno in cucina. L'ultima edizione della prestigiosa «Rossa», la guida Michelin che ogni anno impalma i migliori ristoranti del pianeta, ha infatti confermato la nostra regione come il vero Bengodi dell'alta cucina. Con qualche sorpresa e tante immancabili conferme. La prima gradita sorpresa arriva da un toscano, Enrico Bartolini di Pescia, che per la prima volta nella storia ha fatto il poker di stelle: tre in Lombardia di cui due a Milano, alla guida del ristorante del Museo d'arte Mudec, una a capo della brigata del Casual di Bergamo e l'ultima dalle sue parti, all'Andana di Castiglione della Pescaia. In tutto sono stati 58 i ristoranti premiati quest'anno dalla Rossa nella nostra regione, con il «triplete» confermato dai big «Da Vittorio» a Brusaporto (Bergamo) e «Dal Pescatore» a Canneto sull'Oglio. Sette hanno conquistato invece le due stelle, con due novità che evidenziano un trend molto preciso, quello di un gusto sempre più votato alle contaminazioni cosmopolite. Oltre al già citato Mudec di Enrico Bartolini (ps. i visitatori dei musei milanesi sognano anche bistrot alla portata dei comuni mortali), colpo di scena al Mandarin Oriental Seta, dove la brigata dello Chef Antonio Guida ha raddoppiato l'ambito riconoscimento a poco più di un anno dall'apertura del ristorante, diventato in pochi mesi uno dei punti di riferimento del fine dining in Italia. Tra i bistellati si confermano Cracco, Sadler e Il Luogo di Aimo e Nadia che ha appena festeggiato i 70 anni di attività.

Una bella sorpresa arriva però anche dal centro di Milano, che negli ultimi due anni ha sfatato il clichet legato alla ristorazione turistica e ha costellato di eccellenze l'ombra della Madonnina. Oltre alla conferma di Andrea Aprea, virtuoso chef partenopeo alla guida del Vun del Park Hyatt, meritato premio per Felix Lo Basso, chef pugliese dell'omonimo ristorante sulle guglie di piazza Duomo 21, che ha conquistato la stella a tempo di record (l'elegante ristorante con vista ha inaugurato soltanto sette mesi fa).

Sotto la Madonnina una stella confermata ad «Alice Eataly», «Armani», «Berton», «Innocenti Evasioni», il giapponese «Iyo» di Haruo Ichikawa, il «D'O» di Davide Oldani a Cornaredo, il fusion «Tokuyoshi» di via San Calocero, «Tano Passami l'Olio» di via Villoresi. Ma il firmamento brilla, eccome, anche in provincia.

Oltre ai già citati, vanno infatti segnalate due doppie stelle nel bresciano: a Concesio per «Miramenti L'Altro» e «Villa Feltrinelli» a Gargnano.

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