«O votate questo bilancio o addio ai finanziamenti»

La somma tra furbetti e abusivi che occupano le case popolari del Comune dà un risultato allucinante per le casse di Palazzo Marino. Circa 12,8 milioni di affitti non pagati. Sono 4.375 gli inquilini inseriti nella fascia dei «decadenti», che comprenderà anche, come precisa l'assessore Daniela Benelli, qualche vecchietto che si trovava in ospedale e non ha risposto alla lettera di «censimento» inviata dal gestore, ci sarà qualche distratto. Ma per la gran parte saranno famiglie con redditi che tolgono il diritto all'alloggio popolare, e 1.222 sono occupanti che quel titolo non l'hanno mai avuto. I «decadenti» dovrebbero restituire le chiavi e nel frattempo vengono inseriti nella categoria più alta. Le bollette per il 2013 ammontano a 14,4 milioni ma al 16 ottobre il Comune ne ha riscossi appena 1,6, un'evasione pari all'88,4%. Non hanno più diritto alla casa e nemmeno pagano. E rappresentano la metà di quel buco da «morosità» nelle case comunali: Palazzo Marino dovrebbe incassare 47 milioni e ne mancano 21. Non paga il 45%, volendo fare la media delle bollette si può parlare del 33%. La Benelli puntualizza che «mancano ancora due mesi a fine anno, magari una quota dei decadenti pagherà e non penso che siano tutti furbetti, ma anche anziani distratti». La preoccupa invece che la morosità generale «sia dovuta all'aumento degli affitti approvato dalla Regione due anni fa». Sarà. É Gian Valerio Lombardi, presidente del Collegio commissariale voluto dal governatore Roberto Maroni per far luce sui conti dell'azienda che gestisce 100mila alloggi, a sottolineare che «18mila inquilini pagano affitti da 52 euro al mese». O dovrebbero pagare, visto che anche per Aler la morosità è al 30% e con i canoni quindi «si copre solo il 52% del servizio». Nel 2012 sono mancati all'appello circa 52 milioni. Il suo mandato da commissario scade il 31 dicembre e si intuisce che sarà un sollievo per l'ex prefetto. La perdita nell'ultimo esercizio ammonta a 80 milioni. A peggiorare la situazione c'è l'incognita Imu, «sarebbe tragico dover pagare la seconda rata, circa 15 milioni confidiamo negli emendamenti a Roma: se ne andrebbe in tasse metà del prestito da 30 milioni concesso della Regione». Le Aler «hanno una funzione sociale, sarebbe scandaloso se dovesse pagare l'Imu» conferma la Benelli, Ma insorgono Pdl, Lega e Fdi: «La giunta Pisapia ha alzato al massimo l'aliquota, dallo 0,4 allo 0,6%» e nella stangata finiranno (se si pagherà la seconda rata) anche i palazzi Aler.

Per Lombardi l'azienda è «sottofinanziata» e «serve uno strumento per distinguere se chi non paga lo fa per necessità o perché “ci fa”». Denuncia un calo di sgomberi in flagranza rispetto al passato: dai 582 del 2010 a 231 quest'anno nelle case Aler e in quelle del Comune da 172 del 2010 a 112.

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