Ogni anno a Milano 100 parti in casa

Ogni anno a Milano 100 parti in casa

Cento bambini, ogni anno, vedono la luce al caldo della loro casa. Lontano dagli ospedali, dalle sale operatorie e dai camici bianchi. E sono in aumento, visto che partorire in casa è una scelta che di anno in anno sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di donne. A Milano come nel resto d'Italia. Il fenomeno si sta diffondendo soprattutto in provincia, perché se fino a qualche tempo fa era raro trovare una famiglia disposta a vivere un'esperienza del genere, adesso ci sono vere e proprie liste d'attesa nelle associazioni di ostetriche che aiutano le donne a partorire in casa propria. A Milano sono due le realtà attive: «La via lattea» e «La luna nuova». Ma ci sono anche numerose ostetriche che lavorano in proprio e per questo non rientrano nelle statistiche nazionali. In tutta Italia sono circa 1.500 i parti in casa ogni anno. A Milano quelli censiti sono cento. «Ma crediamo siano di più perché non tutte le donne si rivolgono alle due associazioni censite a livello nazionale», spiegano i responsabili de «La luna nuova». Il costo si aggira su 2.500 euro, che comprendono però anche numerosi servizi. «Se una donna vuole partorire in casa innanzi tutto viene monitorata, perché solo le mamme e i feti in perfetta salute accedono a questo servizio. Il protocollo e le linee guida sono davvero molto severe - prosegue -. Se però la situazione lo permette l'esperienza può rivelarsi davvero molto positiva. La cifra richiesta include un mese e mezzo di reperibilità di due ostetriche prima e dopo la nascita del bambino, una serie di visite specialistiche da parte del pediatra e un affiancamento continuo ai genitori nei primi venti giorni di vita del bambino». I vantaggi sono molti e i rischi decisamente contenuti. «Una donna che decide di partorire in casa lo fa perché vuole vivere l'esperienza della nascita del suo bambino in un ambiente intimo, nel quale ci sono solo persone che conosce bene. E perché stabilisce un rapporto profondo con l'ostetrica che la segue - spiega -. Spesso a scegliere il parto in casa sono genitori che hanno vissuto esperienze negative in ospedale». Gli eventuali rischi, assicurano le specialiste, sono ridotti. «Il parto avviene in casa solo se si tratta di una gravidanza tranquilla. Le statistiche dimostrano che un parto fra le mura domestiche ha le stesse possibilità di riuscire senza pericoli rispetto a uno effettuato in ospedale - dice -. Naturalmente bisogna sempre ricordarsi che nel proprio domicilio non c'è una sala operatoria e che l'ospedale può essere lontano. Ma anche in questo caso le statistiche sono rassicuranti: in caso di emergenza nel 90% dei casi il trasporto al pronto soccorso avviene in assoluta tranquillità». Ma cosa è necessario fare per partorire nella propria abitazione? «Basta rivolgersi a una delle associazioni riconosciute e cominciare un percorso insieme - conclude l'esperta -.

Quando arriva il momento siamo noi ostetriche a portare tutto l'occorrente. Ai genitori resta solo il compito di mettere asciugamani, lenzuola, cestino dell'immondizia e una torcia in uno luogo dove per noi sia facile reperirli».DU

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