Cronaca locale

Omicidio della donna di Lodi: egiziano bloccato a Fiumicino

In manette un 38enne con passaporto falso: per i carabinieri stava scappando La vittima lo aveva frequentato e poi anche denunciato per maltrattamenti

Un'amicizia, una relazione di troppo. Questo, per gli inquirenti, avrebbe spezzato troppo presto la vita di Antonia (Antonella per molti, ndr ) D'amico Mazza, la 52enne trovata uccisa dal figlio domenica pomeriggio nella sua abitazione di corso Mazzini 76 a Lodi. A mettere sulla pista che sembra quella buona gli investigatori sono stati soprattutto i vicini di casa che, si sa, spesso sono i migliori osservatori dei fatti altrui e che avrebbero riferito come un uomo straniero sarebbe andato spesso a trovare Antonia. E così gli inquirenti ieri, dopo 24 ore di intenso lavoro, hanno braccato e trovato il presunto responsabile dell'omicidio, un egiziano di 38 anni che la donna aveva frequentato e poi denunciato, alla polizia di Lodi nei giorni scorsi, per maltrattamenti. Lo straniero è stato bloccato poco prima delle 20 di ieri a Fiumicino dove gli è stato notificato il fermo di indiziato di delitto per omicidio volontario emesso dalla Procura di Lodi sotto la supervisione del procuratore capo della Repubblica Vincenzo Russo. Il nordafricano, già in passato aveva fornito generalità differenti e aveva un passaporto scaduto, stava per l'imbarcarsi per l'estero.

Tante sono le prove nelle mani degli inquirenti che su un tetto appena sotto il balcone della donna, che viveva al quarto piano, hanno trovato persino i vestiti insanguinati gettati via dall'assassino appena dopo il delitto. Poi ci sono le testimonianze di Antonia agli investigatori. Quell'uomo che all'inizio sembrava così premuroso e nel quale lei credeva, ultimamente si era trasformato in un'orco. E le violenze erano diventate quasi la norma.

Non ha trascurato niente chi ha indagato concentrandosi anche sulla famiglia di Antonia, su quanto figli ed ex marito, ormai allontanatosi da casa da 20 anni, hanno voluto raccontare fin nei minimi particolari. Tuttavia la giornata di ieri è stata, soprattutto dedicata, a rintracciare l'egiziano, che gli inquirenti volevano interrogare il più in fretta possibile.

Intanto, sempre ieri gli inquirenti hanno spiegato in quali condizioni è stato rinvenuto il cadavere della povera Antonia. Completamente nuda nel suo letto, colpita a morte con due stilettate e intorno al letto il suo cane che guaiva, quasi a cercare di risvegliarla. Una morte orrenda, dunque, che si scontra frontalmente con la dignità e la voglia di riservatezza che la donna aveva sempre ricercato nella sua vita, fin da quando era giovane. Lo ricordano bene i vicini: mai una parola di troppo era arrivata da Antonella che così come non amava essere spavalda rifuggiva anche il gossip fine a se stesso.

Prosegue, in queste ore, anche la ricerca attenta di quella che potrebbe essere stata l'arma del delitto.

Quando sono entrati nell'appartamento della vittima gli investigatori hanno trovato uno spettacolo raccapricciante: sangue dappertutto, quasi in ogni stanza, anche in bagno dove, molto probabilmente, l'assassino ha cercato di ripulirsi lavandosi.

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