Una raccolta firme per «salvare» i milanesi dalla stangata Atm. Forza Italia annuncia la petizione contro l'aumento «vergognoso» delle tariffe. «La stessa giunta - attacca il consigliere azzurro Gianluca Comazzi - che penalizza il traffico privato aggiungendo Area B ad Area C e installando tanti nuovi autovelox ora aumenta il costo dei mezzi pubblici. É assurdo disincentivare l'uso delle auto e far pagare di più i mezzi, così si mettono in difficoltà migliaia di milanesi e non solo». Forza Italia intende organizzare banchetti in ogni quartiere prima che la manovra sia approvata in via definitiva. Dopo il via libera al pacchetto Atm nel vertice che si è tenuto due sere fa a Palazzo Marino tra sindaco e maggioranza, ieri intorno a mezzogiorno l'assessore alla Mobilità Marco Granelli ha incontrato i capigruppo di opposizione per esporre nel dettaglio la manovra che porterà in cassa circa 50 milioni in più per il funzionamento del servizio. E ha fatto il pieno di contestazioni. La giunta spiega che a decidere il nuovo Sistema tariffario integrato secondo la legge regionale sui Trasporti è l'Agenzia del bacino della Città metropolitana, che ha fissato i capisaldi e concesso ai Comuni di approvare per i propri cittadini agevolazioni che saranno coperte con fondi di cassa. «Continua il balletto per confondere i milanesi sulla decisione già presa dal sindaco di aumentare il ticket da 1,5 a 2 euro - attacca il capogruppo di Fi Fabrizio De Pasquale -. Sala rappresenta sia Milano che la Città metropolitana che insieme detengono il 62% delle quote dell'Agenzia. Rimane quindi la scelta politica della sinistra di aumentare del 100% il biglietto in sette anni e di ridurre la platea di chi ha diritto all'abbonamento ridotto per gli anziani». Anche Matteo Forte (Milano Popolare) chiede alla giunta di «assumersi la responsabilità di aumentare le tariffe evitando lo scaricabarile. E tenga conto che i cittadini pagano due volte per il servizio di tpl: attraverso il biglietto e attraverso i trasferimenti statali che poggiano sulla fiscalità generale».
La capogruppo dei 5 Stelle Patrizia Bedori dà un giudizio «assolutamente negativo» sulla manovra Atm, «il trasporto pubblico va incentivato, vedremo come intervenire in consiglio». E per Basilio Rizzo (Milano in Comune) «se si possono fare correttivi, purchè a carico del bilancio comunale, allora si dovrebbe prendere la scelta squisitamente politica di bloccare le tariffe. Se decidiamo che ambiente e salute sono fondamentali e dobbiamo incoraggiare il trasporto pubblico spostiamo risorse. La giunta sostiene che tanto il biglietto singolo a 2 euro è a carico dei turisti? Allora aumenti piuttosto la tassa di soggiorno. Per una famiglia di quattro persone a questo prezzo converrà venire a Milano in auto».
Il capogruppo del Pd Filippo Barberis difende il piano: «A fronte dei tagli dello Stato e della Regione sul trasporto pubblico, con le risorse a disposizione era il massimo che si poteva fare. Abbiamo tenuto fermo l'abbonamento annuale, introducendo il pagamento a rate, e tutelato fasce deboli, anziani, under 26. Dal 2020 potremo ragionare su forme di integrazione tra tessera Atm e Bikemi e sconti per chi fa abbonamenti pluriennali».
Si accontentano i «ribelli» del Pd che fino ai giorni scorsi si erano battuti per bloccare gli aumenti o per l'introduzione almeno del biglietto breve per chi deve fare poche fermate. «L'aumento rimane dolorosissimo - afferma il consigliere ambientalista Carlo Monguzzi - ma siamo soddisfatti perché non verranno toccati gli annuali per tutti e neanche quelli ridotti per gli studenti e per gli anziani, che quindi continueranno ad avere un trattamento di riguardo.
Sul biglietto breve il sindaco si è impegnato a trovare il modo più efficace per agganciarlo dal 2020 alla Carta che verrà inviata a tutti i cittadini milanesi e su cui si potranno caricare i diversi titoli di viaggio».ChiCa
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