Dario Violi, dica la verità, voi 5 Stelle avete votato Silvia Sardone?
«Forse un paio di noi, ma quei numeri lì non sono tutti nostri. Quando è arrivata a dodici voti, sicuramente c'era gente di centrodestra».
Come segretario, che impressione ha avuto della prima riunione dell'ufficio di presidenza?
«Abbiamo definito i primi adempimenti burocratici. Il presidente Fermi ha dichiarato di voler condividere tutti i passi. Martedì saremo in aula perché Fontana ha l'obbligo di presentare il programma di governo entro venerdì prossimo».
Ha detto di voler rinunciare al doppio stipendio da consigliere e segretario. Lo farà?
«Rinuncio all'indennità e in una seduta chiederò di discutere questa decisione anche per gli altri membri. I soldi rimarranno nella cassa della Regione».
Avete discusso del taglio dei vitalizi?
«Si tratta di prorogare il provvedimento che era stato già preso nella scorsa legislatura e abbiamo tempo fino a fine anno. Mi sembra che ci sarà intesa da parte di tutti».
Su quali temi vede possibile una collaborazione?
«Vediamo se alle dichiarazioni di Fontana seguiranno i fatti, ma siamo favorevoli agli investimenti sulla rete ferroviaria, alla riqualificazione energetica degli edifici e a più mobilità elettrica, visto che abbiamo condizioni dell'aria, del suolo e delle acque che hanno ricadute dirette sulla condizioni di salute dei lombardi».
Che cosa l'ha colpita di più nella prima seduta d'aula?
«L'isolamento di Gori. Non si è mai mosso dal suo posto, faceva fatica a parlare con quelli del Pd. Poi anche l'isolamento della Beccalossi e della Sardone».
Solo cose che riguardano altri partiti?
«Fa effetto vedere persone di peso ed esperienza come pesci fuor d'acqua».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.