Ora i richiedenti asilo sfondano quota 7mila. La Regione all'attacco

Ultimo dato sugli ospiti dell'Ats Milano Lodi. Bordonali: "Il governo fallisce, noi paghiamo"

Ora i richiedenti asilo sfondano quota 7mila. La Regione all'attacco

Il governo vuole casa, salute e lavoro per 75mila profughi. E il piano piace a sinistra e a Palazzo Marino. «Andrà valutato con attenzione ma mi pare particolarmente interessante» è l'apertura dell'assessore Pierfrancesco Majorino, regista dell'accoglienza milanese.

Per coincidenza, il sindaco Beppe Sala ieri si è fatto fotografare nel cortile di Palazzo Marino con le braccia allargate a rappresentare un abbraccio. Ha aderito così alla campagna «Share the Journey lanciata» da Papa Francesco e subito condivisa dall'arcivescovo Mario Delpini, come prontamente sottolineato dalla Caritas Ambrosiana: «Fate anche voi come il Santo Padre, il nostro nuovo arcivescovo e il sindaco». «Molti si scandalizzano perché ci sono espliciti riferimenti al sostegno alla formazione o ai tirocini» osserva Majorino, difendendo gli interventi previsti. E «scandalizzati» è l'aggettivo giusto per i leghisti, che dal partito e dalla Regione continuano a cannoneggiare contro la sinistra per le scelte sull'accoglienza di richiedenti asilo e migranti in generale. Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e segretario della Lega Lombarda, definisce «l'ennesima follia» il piano del Viminale. «In Lombardia, dove il Pd sta già applaudendo a questo piano - attacca il leghista - ricordo che abbiamo decine di migliaia di disoccupati o di famiglie in emergenza abitativa. Per cui le case e il lavoro devono andare prima ai cittadini lombardi. Questi 75mila rifugiati siano collocati nei vari Paesi della Ue». Di «ossessione per i migranti» parla la consigliera comunale di Forza Itali Silvia Sardone, mentre il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano (Fi) vede «un governo che si dimostra a dir poco miope». «Ius soli, dislocazione e lavoro ai profughi continuano a essere le preoccupazioni principali» dell'esecutivo per il sindaco azzurro. Altra voce della Lega è quella dell'assessore regionale Simona Bordonali, che è durissima. «I numeri dell'immigrazione - dice - sono lo specchio del fallimento di Renzi, di Letta e di Gentiloni. Il Pd ha proclamato porte aperte a tutti per anni. Ora che la situazione è fuori controllo, prova a fare marcia indietro. L'immigrazione di massa è un business per cooperative e albergatori falliti. È tempo di rimpatriare le decine di migliaia di clandestini presenti sul territorio, come fece Maroni nel 2011». Per il Pirellone siamo a quota 7.061 migranti accolti fra Milano e Lodi. E a proposito di sanità, dove da tempo si registra la vertenza col governo sulle risorse per le cure ai migranti, la Regione attesta che nel mese di agosto la Ats (ex Asl) Milano ha erogato 350 prestazioni sanitarie nei confronti degli immigrati: 48 vaccinazioni, 167 test di Mantoux (tubercolosi), 107 controlli di secondo livello per la tubercolosi e 27 trattamenti anti scabbia.

«Al contrario di quanto spesso dicono gli esponenti del Pd, sempre a corto di argomenti - attacca l'assessore - la Regione fa tutto quanto di propria competenza. Garantiamo controlli igienico sanitari agli immigrati che arrivano, nell'ottica soprattutto di tutelare la salute dei lombardi, e all'interno delle strutture di accoglienza».

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