Di tempo da perdere non ce nè. I due marò, prigionieri in India, vanno portati in Italia al più presto. Per questo ieri il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà ha incontrato il console indiano Sanjay Kumar Verma. Ed ha giocato danticipo rispetto al sindaco Giuliano Pisapia, che parlerà con lui solo domenica.
«Ho espresso - spiega Podestà - lassoluta necessità di definire lesatta posizione della nave al momento dellaccaduto perché si possa avere certezza dellambito di responsabilità giurisdizionale. Ho chiesto, infine, informazioni circa lo stato di detenzione dei militari segnalando lansia delle loro famiglie».
Il Comune di Milano finora ha nicchiato. Ma finalmente sembra essersi accorto della gravità della situazione. Il capogruppo del Pd Carmela Rozza annuncia una mozione per chiedere di portare in Italia i due militari e dice finalmente sì allesposizione del manifesto con le foto dei due ragazzi. Purché non parli di liberazione ma di «riconsegna». Tuttavia precisa che «la questione non sono le figurine da esporre ma è rafforzare e rendere evidente lazione del governo italiano». Per mettere una pezza al silenzio dei giorni scorsi, «la Rozza prende una cantonata - si infuria il vice del Consiglio Riccardo De Corato - Noi infatti volevamo scrivere di salvare i due marò, non di liberarli».
Finalmente anche Pisapia interviene. Il sindaco chiede durgenza un appuntamento con i rappresentanti del governo indiano a Milano «per manifestare la sua preoccupazione». Lincontro tuttavia sarà solo dopodomani. E arriverà in coda agli appelli e alle iniziative promossi in questi giorni. I milanesi e i commercianti hanno infatti agito senza aspettare il sindaco ed hanno esposto fuori da finestre e vetrine il mini manifesto per Salvatore e Massimiliano.
«Che il sindaco Pisapia non gradisse molto gli uomini e le donne in divisa lo avevamo capito da tempo - interviene il coordinatore del Pdl Ignazio La Russa -. Non capiamo invece come sia possibile che nessun esponente nazionale del Pd censuri il suo comportamento e quello della sua giunta che per giorni si sono rifiutati di esporre in Comune la foto dei due marò italiani». La Russa lancia unaccusa pesante: con il loro silenzio fino ad ora, «il Pd e Pisapia sono responsabili se la città di Milano in questi giorni si distingue in negativo dalle altre giunte comunali che nel resto dItalia, da nord a sud e a prescindere dalle connotazioni partitiche, hanno deciso di dimostrare con i fatti la loro solidarietà a Massimiliano e Salvatore». Ma ora che il Comune ha deciso (Sel permettendo) di esporre il manifesto, il consigliere Carlo Monguzzi (Pd) replica: «Noi siamo persone serie». E anche lassessore Stefano Boeri si congratula con la decisione del sindaco di incontrare il console. Il neo coordinatore del Pdl a Milano Giulio Gallera manifesta invece la sua solidarietà sia al nostro quotidiano sia a Libero, contro cui il sindaco ha minacciato la querela: «È gravissimo - sostiene - che Pisapia non tolleri le critiche».
Mentre Milano si mette in moto, il resto dItalia protesta già da giorni: lultimo sit-in della Federazione romana de La Destra davanti allambasciata indiana a Roma.
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