Ora spot sui taxi regolari e controlli contro gli abusivi

Le auto bianche manifestano davanti al Comune di Milano. Incassano più vigili durante il Salone del Mobile

Ora spot sui taxi regolari e controlli contro gli abusivi

«Sicurezza nel servizio», «più corsie preferenziali», «taxi uguale servizio pubblico», «rispettare gli impegni presi» e «fare rispettare le leggi». Ma soprattutto: «Basta abusivismo». Sono i manifesti appesi sulle auto bianche posteggiate intorno a Palazzo Marino, sulle transenne davanti al Comune e sventolati in segno di protesta da un gruppo di tassisti in consiglio comunale, prima di essere requisiti dalla polizia locale. Ieri dalle 16 circa duecento tassisti hanno manifestato in piazza Scala contro «l'invasione di abusivi nel settore».

Gli abusivi «classici», quelli che cercano di agganciare i turisti in arrivo nelle stazioni o negli aeroporti, sono diventati quasi la minoranza. La protesta contro Uber dura ormai da anni, i continui ricorsi hanno convinto il colosso Usa a ritirare la versione UberPop ma più di recenti si sono diffuse nuove app che offrono un servizio taxi «mascherato» da car pooling, autisti privati mettono a disposizione passaggi in cambio di un rimborso per le spese che nei fatti è il prezzo di una corsa. A Torino la guerra agli abusivi che l'amministrazione 5 Stelle ha lanciato circa un mese fa ha già convinto «Zego» a ritirare il servizio, qui i tassisti hanno messo nel mirino anche «Heech», l'app francese che fornisce un servizio analogo dalle 20 alle sei del mattino, e «Risciò», un'applicazione che si può scaricare solo su sim cinesi e che può contare su una flotta di almeno 420 macchine o van con autista cinese in città. Alla protesta di ieri hanno aderito tutte le associazioni di categoria. Secondo Claudio Severgnini (Tassisti Artigiani Milanesi) «è necessario che il Comune regoli la concorrenza stabilendo dei paletti e faccia una campagna pubblicitaria per invogliare le persone a prendere solo auto autorizzate».

Raffaele Grassi, presidente del Satam, contesta il sindaco che per quattro volte non ha incontrato i tassisti e anche ieri prima del sit in ha dichiarato: «Ho chiesto all'assessore Granelli di incontrarli, vediamo cosa chiedono. Le nuove tecnologie devono essere controllate, questo è sicuro. Non va comunque dimenticato che la tecnologia porta a questo tipo di attitudine, anch'io sono un grandissimo utilizzatore». In aula Alessandro De Chirico (Fi) e Simone Sollazzo (M5S) sono intervenuti a favore della categoria. «Servono più risorse e uomini per i controlli» attacca Grassi. Parole ripetute nell'incontro di quasi due ore con l'assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo e alla Mobilità Marco Granelli e con il capo dei vigili Marco Ciacci. «Abbiamo assicurato - ha dichiarato Scavuzzo alla fine - che già durante Salone del Mobile e Fuorisalone il Comune intensificherà le azioni di controllo contro l'abusivismo e quelle figure ambigue che popolano spesso i luoghi più frequentati e offrono servizi sui quali si possono avere poche garanzie». Per ora l'aumento dei vigili è garantito durante i grandi eventi. Granelli aggiunge che entro agosto partiranno campagne informative e cartellonistica ai posteggi taxi per spiegare «quali sono le condizioni per accedere regolarmente al servizio».

A breve ci sarà un incontro anche in prefettura. Pietro Gagliardi (Unione Artigian) parla di «un modo blando di affrontare la situazione, chiedevamo la firma di un protocollo con impegni chiari. Ora aspettiamo che si passi dalle parole ai fatti».

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