I voli Linate-Fiumicino si aprono alla concorrenza. Lo ha deciso l'Antitrust, che ha imposto all'Alitalia di ridimensionarsi un po'. Oggi Alitalia ha il monopolio assoluto (nel senso che opera il 100% dei voli tra la Milano e Roma), in tutto 34 andate più 34 ritorni (in gergo: 34 coppie di slot; lo slot è la «finestra oraria»). La compagnia prescelta perché ritenuta «più idonea» a svolgere il ruolo di concorrente è l'inglese easyJet, nata come low cost e che oggi preferisce definirsi «a elevata convenienza». Effettuerà 5 andate e 5 ritorni, in tutto 10 voli, che saranno collocati in orari di punta in corso di definizione, al mattino e alla sera.
Il quesito che si pongono oggi tutti i milanesi è molto semplice: che cosa cambierà per i consumatori? La risposta è persino banale: cambierà l'abitudine di scelta e cambieranno i prezzi. EasyJet ha una tradizione di biglietti economici e di servizi di buona qualità; basta qualche piccola indagine sul web per rendersi conto che le offerte della compagnia anglosassone, che vola verso 133 aeroporti in Europa, partono da un minimo di circa 20 euro a tratta. Frances Ouseley, direttore Italia di easyJet, dice che è «prematuro» parlare di tariffe, ma ricorda che «fa parte della politica della compagnia ribaltare sul cliente i risparmi e le efficienze che riusciamo, grazie al nostro modello, a ottenere sui costi». Il fattore prezzo giocherà un ruolo importante: le quattro tariffe fisse di Alitalia, lanciate solo qualche mese fa, vanno all'incirca dai 100 ai 300 euro a tratta. Il pregio dei prezzi di Alitalia è di essere fissi e chiari, rispecchiando le esigenze del viaggiatore; il modello di easyJet, invece, fa sì che il prezzo sia fluttuante e che cresca con il tempo e secondo la domanda. Ci si chiede: scenderanno i prezzi di Alitalia? Molti lo sperano, ma non è detto, anche perché i conti della compagnia italiana non sono a posto come quelli della rivale inglese: quest'ultima, che in termini di passeggeri ha dimensioni quasi triple (58 milioni nel 2012), continua a macinare utili, e il bilancio annuale chiuso il 30 settembre quest'anno avrà profitti per 310-320 milioni di sterline, contro i 248 dell'esercizio precedente. Più facile dunque che una campagna commerciale aggressiva possa compierla chi è in buona salute.
Ma sarà vera concorrenza? Frances Ouseley assicura che «il 18% dei nostri passeggeri viaggia per affari»; la Milano-Roma è una tratta tipicamente business ed é anche vero che in periodi di crisi le aziende stanno attente ai costi. Ma va ricordato che il passeggero abituale preferisce la compagnia che gli riconosce questo status attraverso la raccolta di punti; Alitalia ha il programma Mille Miglia, easyJet no. Inoltre, anche dopo la rottura del monopolio il numero dei voli di Alitalia sarà molto più elevato, cosa che permette maggiore flessibilità su scelta e cambio di orario. Alitalia a Linate offre poi servizi come le sale d'attesa e i passaggi veloci ai varchi («Per il Milano-Roma abbiamo investito 30 milioni negli ultimi tre anni» ha ricordato al Giornale l'ad Andrea Ragnetti), che easyJet, almeno per ora, non prevede.
Mentre Meridiana-Fly - una delle compagnie che contendevano agli inglesi l'ambìto ruolo di nuovo concorrente di Alitalia - annuncia le vie legali, e pende il ricorso di Alitalia al Consiglio di Stato («il nostro non è monopolio perché il vero concorrente è il treno» è la tesi di Ragnetti), easyJet «va avanti senza esitazioni» e si prepara a partire al più presto.
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