La Grande Brera «in tempi brevi» sarà realtà. Dead line Expo 2015. Parola del ministro per i Beni culturali Lorenzo Ornaghi, che ieri ha visitato la grande istituzione milanese, accompagnato dal Direttore Regionale per i Beni Culturali Caterina Bon Valsassina, lassessore alla Cultura del Comune Stefano Boeri e il Presidente dellAccademia di Brera Salvatore Carrubba. «La grande Brerà si realizzerà con la squadra giusta e in tempi rapidi, al massimo quattro anni» ha garantito il ministro, con una dotazione di fondi di 23 milioni di euro. «Il primo passo è stato fatto» con lo stanziamento di risorse da parte dello Stato.
La piano dei lavori prevede che i bandi dovranno essere fatti entro la fine dellanno, pena il definanziamento. «Cè stata da parte mia - ha aggiunto Ornaghi - una chiamata a partecipare a questo importantissimo progetto per Milano e per lEuropa, e hanno risposto positivamente e subito, il presidente della Fondazione Cariplo e il presidente della Camera di Commercio. Mi auguro che possa rispondere positivamente anche il presidente della Regione. Credo che gli enti principali della Lombardia si rendano conto dellimportanza di questo progetto e non solo dal punto di vista economico finanziario».
Il commissariamento di Brera sta per finire, «entro lanno partiranno i lavori con lobiettivo - ha spiegato lassessore comunale Stefano Boeri - di terminarli in tempo per lExpo 2015. Il Comune sosterrà tutte le iniziative in campo per far sì che per Expo lo straordinario patrimonio di opere ospitate dalla Pinacoteca possa essere visibile ai cittadini e ai visitatori». «Già nei prossimi giorni - ha annunciato il ministro - con il passaggio dalla straordinarietà rappresentata dal commissario credo si possa tornare alla ordinarietà, ringraziando per il lavoro impegnativo e fruttuoso dei precedenti governi, ministri e del commissario Mario Resca. Da lì si parte per il completamento della Grande Brera.
La Pinacoteca, ora sacrificata nello spazio, potrà mettere in mostra tutti i suoi capolavori, così laccademia potrà espandersi tra Palazzo Citterio, sede attuale, e lex Caserma Mascheroni riadattata (che non è stata ancora consegnata, però) destinata in parte a campus per studenti. I cantieri interesseranno tutti e tre gli edifici: i tetti di Brera, Palazzo Citterio, dove dovranno essere completati i lavori e lex caserma Mascheroni.
Una mano è tesa anche allintervento dei privati. «Ben venga» dice Ornaghi assicurando che ogni ipotesi di collaborazione sarà vagliata dal ministero. Tuttavia, nel caso specifico il ministro ritiene che «senza eccedere in ottimismo, si possa partire con qualche grado di serenità». Quanto allautonomia, questa «è un valore significativo» per il ministro, «che porta a maggiore responsabilità. Ragioneremo su quale debba essere il grado di autonomia preferibile per realizzare in tempi rapidi e responsabilmente la grande Brera».
La giornata milanese del ministro ha avuto inizio sulle note dellOrchestra Verdi, che ha ascoltato durante le prove.
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