Cronaca locale

Ortomercato, grossisti in guerra con il Comune

Da oggi cittadini e turisti potranno usare per le strade di Milano le prime 300 e-bike, le bici in condivisione a pedalata assistita. Come riconoscerle? Sono rosse, a differenza delle «tradizionali» due ruote del bike sharing dipinte di giallo. Una flotta che da domani ammonterà a 1.000 e-bike che andranno ad aggiungersi alle 3.600 bici tradizionali già disponibili, trasformando Milano in una delle prime città al mondo con un sistema di bike sharing integrato. Una novità promossa dal Comune e da ATM, realizzata grazie al contributo di circa 4 milioni di euro del Ministero dell'Ambiente e gestita in esclusiva da Clear Channel. «Esempi come la città di Milano - ha dichiarato il Sottosegretario all'Ambiente Barbara Degani - dimostrano che quando un servizio è efficiente e ben gestito i cittadini rispondono positivamente e il record di abbonati a BikeMi ne è la dimostrazione». «BikeMi è diventato un vero e proprio mezzo di trasporto complementare o alternativo ai mezzi pubblici» commenta Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità del Comune.

Ma oggi è la giornata nazionale della bicicletta. Per festeggiare le due ruote partirà alle 10,30 da piazza del cannone il Ciclopride, la biciclettata collettiva che quest'anno punta ai 50mila iscritti. Il percorso si snoderà per 16 km fino a Sesto Marelli e ritorno. Saranno chiuse al traffico fino alle 13 circa le vie interessate dalla manifestazione.

Oltre alle biciclette elettriche stanno arrivando 70 nuove stazioni: di queste, 44 saranno installate lungo il tragitto che collega il centro con Expo, per poi essere ricollocate in altre zone al termine dell'evento. Trentacinque gli stalli già aperti in questa settimana: oltre alle 7 stazioni all'ingresso di Cascina Merlata, sono partite quelle di Loreto, Domodossola, Caneva-Tolentino, Govone-Borghese, MacMahon–Artieri e MacMahon–Caracciolo, Castelli–Ailanti, Villapizzone FFSS-Lambruschini, Chiesa-E. Filiberto, Carlo Magno-Alcuino, VI Febbraio, Amendola M1, De Angeli-R. Sanzio, Romolo M2, Toscana-Leoni, Spadolini-Centro Leoni, Maciachini-Marche, Nigra-Castellini, Piazzi-Bernina, Valtellina-Aprica, Bausan-Brofferio, Livigno-Monte San Genesio, Dergano, Vigliani-Scarampo, Zavattari-Tempesta, Teodorico-Gattamelata, Stuparich-Albani e Stelvio-Farini. Con le aperture di questa settimana BikeMi arriva a 241 stazioni, un dato destinato già da domani a crescere con l'attivazione di nuovi stalli in Bovisa-Alfieri, Lancetti Passante-Maloja, Imbonati-Dergano M3. Nei prossimi giorni, inoltre, saranno attivate le stazioni di Baldinucci-Maffucci, Accursio-Portello, Firenze, piazzale Lotto, Gioia-Carissimi, Sempione - Castelvetro, De Angeli - Ripamonti, Certosa-Monteceneri e Brembo-Benaco.

Resta invariato il sistema di prelievo ed utilizzo delle bici: in tutte le stazioni già attive e in quelle in arrivo cittadini e visitatori potranno trovare sia le biciclette tradizionali sia le nuove elettriche. Per le bici gialle è confermata la gratuità di ogni prima mezz'ora di utilizzo e sono invariate le tariffe per i minuti successivi. L'utilizzo delle bici rosse sarà invece «a consumo»: 25 centesimi per mezz'ora, 75 per un'ora, 1,75 euro per 1 ora e mezzo, 3,75 euro per 2 ore e 4 euro per ogni ora o frazione successiva.

Altre novità riguardano il lancio dell'applicazione mobile che consente di abbonarsi e di verificare la disponibilità di bici o posti liberi presso le stazioni più vicine e il rinnovo del sito web.

È guerra tra Comune e grossisti sullo sciopero all'Ortomercato. «Il blocco delle attività - si legge in una nota dell'Associazione grossisti ortofrutticoli - è stato organizzato per protestare contro l'incapacità gestionale e le intollerabili condizioni, anche igienico-sanitarie, in cui si trovano a lavorare, ogni giorno, a causa delle inefficienze di Sogemi. Vogliamo denunciare l'incapacità gestionale e la mancanza di una visione strategica del business da parte dell'Ente Gestore». Ovvero il Comune. Palazzo Marino replica accusando i grossisti. Dice Marco Granelli, assessore alla Sicurezza: «Se certamente va garantito il diritto a manifestare il proprio dissenso, parimenti non è accettabile che con violenza si dia atto a una serrata, impedendo fisicamente di lavorare a chi non intende aderire». E ancora: «Non è accettabile una serrata». Granelli sostiene la decisione del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza che ha deciso che siano messe in atto tutte le misure affinché la serrata non debba ripetersi nel corso della nuova manifestazione di protesta annunciata per sabato prossimo. Sulla stessa linea l'assessore al Commercio, Franco D'Alfonso.

Sdegnata la replica dell'Associazione grossisti ortofrutticoli, che minaccia anche di ricorrere alle vie legali contro gli assessori: «Abbiamo letto alcune ricostruzioni non veritiere sullo svolgimento dello sciopero all'Ortomercato.

Capiamo che il successo della nostra protesta abbia sorpreso e infastidito qualcuno, ma le centinaia di persone presenti e i cittadini privati che sono regolarmente entrati stamane nella struttura, trovando ben 111 aziende chiuse su 117, possono testimoniare l'assoluta regolarità e il pacifico svolgimento della protesta».

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